Rassegna, 27 febbraio 2013
Bersani apre a Grillo: «No al governissimo col Pdl»
• Dopo essersi nascosto per più di 24 ore dopo la chiusura delle urne, Pier Luigi Bersani si è presentato alla 17 in conferenza stampa a Roma per spiegare quale sarà ora la posizione del Pd. Ha iniziato così: «Chi non riesce a garantire la governabilità al suo paese, non può dire di avere vinto, quindi noi non abbiamo vinto anche se siamo arrivati primi». La linea è un governo «di combattimento, con un programma essenziale di cambiamenti in pochi punti, su cui il Movimento 5 Stelle possa convergere. In pratica, il modello Sicilia sperimentato dal governatore Crocetta. L’appello perciò è a Grillo, primo partito alla Camera con 45 mila voti in più rispetto al Pd. Ancora Bersani: «Il M5S fin qui ha detto “tutti a casa”. Adesso ci sono anche loro e o “vanno a casa” anche loro o dicono cosa vogliono fare per il loro paese, per il futuro dei loro figli. O sono responsabili, o tutti a casa». Bersani ha messo sul tavolo cinque punti: le riforme istituzionali; la riforma della politica a cominciare dal taglio dei costi e dei parlamentari; la moralità pubblica; la difesa dei ceti più esposti alla crisi; una nuova politica europea per il lavoro. Ci starà Grillo? Bersani parla di «corresponsabilità»: alla Camera il M5S è il primo partito, dovrebbe quindi avere la presidenza di Montecitorio. [Casadio, Rep]