25 febbraio 2013
• Dalle elezioni politiche emerge una vittoria di misura del centrosinistra alla Camera, mentre al Senato nessuno ha i numeri per governare
• Dalle elezioni politiche emerge una vittoria di misura del centrosinistra alla Camera, mentre al Senato nessuno ha i numeri per governare. Due i dati fondamentali: il grande risultato del Movimento 5 Stelle, primo partito alla Camera con il 25,5% e l’inaspettata rimonta del Pdl di Berlusconi. Delusione per Monti, che non va oltre il 10% alla Camera e il 9% al Senato. Fuori dal Parlamento Rivoluzione Civile di Ingroia e Fare di Giannino. Al Senato il centrosinistra ha 119 seggi, il centrodestra 116, il M5s 55 e la lista Monti 18. Alfano chiede al Viminale di ricontare i voti della Camera (dove si è registrato un distacco dal Pd-Sel dello 0,3%). Grillo chiarisce subito: «Nessun inciucio». Lo spread risale subito a quota 300, l’euro cola a picco. Benedetto XVI firma il Motu Proprio che permette di anticipare il Conclave. Si dimette intanto il cardinale O’ Brien, accusato di abusi sessuali. Si dimette l’ad di Alitalia Andrea Ragnetti, i suoi poteri passano a Colaninno. Maradona sbarca a Napoli per cercare un accordo con il fisco italiano che gli chiede 40 milioni di euro. Argo di Ben Affleck vince l’Oscar come miglio film. Miglior attori Daniel Day-Lewis e Jennifer Lawrence. Quattro statuette per Vita di Pi di Ang Lee.