Rassegna, 25 febbraio 2013
Maradona torna a Napoli: «Chiarirò le bugie del Fisco»
• Diego Armando Maradona ha annunciato il suo ritorno a Napoli per lunedì pomeriggio per dimostrare «che sono un uomo libero e per chiarire tutta la cattiva informazione che è stata fatta sul mio conto». E sul suo lungo contenzioso con il Fisco italiano. Scrive salvati sulla Sta: «Difficile dire quanto Diego debba allo Stato. La cifra dovrebbe superare i 40 milioni di euro, visto che lievita ogni giorno grazie ai 3.900 euro di interessi. Una storia che risale agli anni Novanta: l’Agenzia delle Entrate, in seguito ad un controllo, desume un’evasione nel periodo che va dal 1984 al 1989. Sono chiamati in causa Maradona, Alemao e Careca. Questi ultimi due, insieme al club allora guidato da Ferlaino, fanno opposizione. Sia in primo, che in secondo grado, le commissioni tributarie regionali dichiarano l’accertamento nullo. Maradona, che doveva secondo un primo calcolo 14 miliardi di lire, viene anche processato e assolto. Eppure nel 1998 la Gestline fa partire un avviso di mora nei confronti del Pibe de Oro per un debito, comprensivo degli interessi, di circa 20 milioni di euro. Da allora è un susseguirsi di notifiche, commissioni tributarie, video messaggi e annunci choc, con nel mezzo una serie di pignoramenti ogni volta che il Pibe de Oro calpestava il suolo italiano: nel 2005 il cachet pagato dalla Rai per le presenze previste a Ballando con le stelle, l’anno successivo, dopo una partita di beneficenza a Giugliano la Finanza lo portò in caserma pignorandogli due orologi del valore di settemila euro e nel 2009, ospite in un centro benessere di Merano fu raggiunto dagli ispettori di Equitalia e della Gdf che gli sequestrarono un orecchino venduto all’asta per 25 mila euro».
• L’ultima volta di Maradona a Napoli, il 9 giugno 2015 per l’addio al calcio di Ciro Ferrara. [Salvati, Sta]