Rassegna, 25 febbraio 2013
La carica dei leader ai seggi
• Tutti i leader si sono presentati e fatti fotografare ai seggi in mattinata. Tra i primi Pier Luigi Bersani, assieme a moglie e figlie, intorno alle 11 a Piacenza. Il leader Pd ha scherzato sul rischio intemperie: «Quando si vota non c’è neve che tenga. E poi, vedete, noi abbiamo il fisico...». Giorgio Napolitano, che ha votato a Roma in via Panisperna con la moglie Clio, ha consegnato solo una battuta ai cronisti che gli chiedevano un appello al voto: «È talmente implicito in quello che c’è scritto nella Costituzione che non ce n’è bisogno». A Milano invece, dove ha votato in piazza Sicilia accompagnato dalla moglie e dai nipotini, Mario Monti si è limitato alle riprese mentre imbucava le schede. Silenzioso anche Bobo Maroni, presente nel dibattito solo con un tweet: «Ho votato presto in mattinata. Votare è un diritto, votare è un dovere civico». E lo stesso ha fatto Romano Prodi, a Bologna: «Quando si va a votare non si deve dire assolutamente niente». A sera invece ancora nessuna traccia né di Oscar Giannino né di Beppe Grillo, atteso fin dal mattino dai cronisti nel seggio di Sant’Ilario, alle porte di Genova. [Di Caro, Cds]