Fior da fiore, 24 febbraio 2013
Berlusconi rompe il silenzio elettorale • Le promesse dei politici che ci fanno sembrare il «paese di Acchiapacitrulli» • Pifferai, giaguari e altre bestie • Le elezioni ci costano 390 milioni euro • L’anatema del Vaticano sui giornali • Gli aerei ora arrivano prima (con il trucco) • Auto e quadri rendono più degli immobili • La bellezza ci mette in movimento
Silenzio Berlusconi ha rotto il silenzio elettorale, imposto dalla legge alla vigilia del voto, per attaccare la magistratura: «I pm sono peggio della mafia».
Promesse 1 Slogan dell’aspirante senatore bolzanino Oscar Ferrari, di professione fruttivendolo: «Prometto tutto a tutti» (Gian Antonio Stella, Cds).
Promesse 2 Gian Antonio Stella a proposito delle tante promesse elettorali che ci fanno «apparire come il collodiano paese di Acchiappacitrulli» (dal Web gratuito proposto dal Movimento 5 Stelle al tormentone degli enti inutili e della restituzione dell’Imu del Pdl fino all’addio all’euro sognato dal leader di “Io amo l’Italia” Magdi Cristiano Allam) ricorda che «in certi impegni di destra, di sinistra e di centro grondanti di ottimismo» non c’è niente di nuovo: «Basti ricordare che nel 1928, alla vigilia della Grande Crisi del ’29, Herbert Hoover conquistò la Casa Bianca annunciando, ahi ahi, “un pollo in ogni pentola, un’auto in ogni garage”. O che il mitico Corrado Tedeschi, per venire a cose nostrane, tentò la presa di Montecitorio alla guida del “Partito della bistecca” con la seguente piattaforma programmatica: “Svaghi, divertimenti, poco lavoro e molto guadagno per tutti. Tre mesi di villeggiatura assicurati ad ogni cittadino, abolizione di tutte le tasse, grammi 450 di bistecca a testa assicurata giornalmente al popolo, frutta, dolce e caffè”. Certo, il popolo oggi forse non ci cascherebbe. Forse. Tuttavia…» (ibidem).
Pifferai Tra le parole chiave di questa campagna elettorale, pifferaio. Mario Monti: «Berlusconi è un illusionista, un pifferaio magico con i topini che vanno ad annegare». Silvio Berlusconi: «Monti mi vuole tassare il piffero». Dario Franceschini a Monti: «Non si risponde al pifferaio suonando il piffero». Antonio Leone su Monti: «E’ evidente che oltre che del pifferaio, ha paura di dove fra poco finirà il piffero». Pierluigi Bersani su Berlusconi: «Lui risolve tutto con il piffero». Enrico Pianetta (Pdl) su Monti: «Se Berlusconi è un pifferaio, lui è un trombone». Gabriele Albertini: «Sono stato io il primo a definire Berlusconi pifferaio». Alfredo D’Attorre (Pd) su Beppe Grillo: «Non è affidandosi a un nuovo pifferaio magico che il Mezzogiorno affronta i suoi problemi». Anna Maria Berini su Monti: «Pifferaio bocconiano improvvisato». Beppe Grillo su se stesso: «Mi hanno dato del comunista, del fascista, del pifferaio magico. Ma più fanno così e più mi rinforzano» (Mattia Feltri, Sta).
Giaguari e altre bestie Bersani su Berlusconi: «Smacchieremo il giaguaro». Berlusconi: «Sotto le macchie troverà un leone». Bersani: «Ci toccherà spellare il leone». Bersani a Berlusconi: «Una smacchiatina?». Monti su tutti: «Renderemo trasparenti i camaleonti» (ibidem).
Numeri I numeri delle elezioni. Oltre 60 mila sezioni, 138 mila urne, 133 milioni di schede. Ogni seggio ha a disposizione sei matite, per un totale di 369.582, cioè quante sono le persone impiegate all’interno dei seggi. Ogni presidente percepisce, come compenso per due giorni e mezzo di lavoro (sempre che lo spoglio si concluda lunedì sera), 187 euro. Lo scrutatore e il segretario guadagnano 145 euro. Ogni sezione, secondo i calcoli del ministero dell’Interno, costa 6.315 euro. Ma per le elezioni lavorano anche le forze dell’ordine, impegnate a garantire sicurezza: 21.154 poliziotti, 21.154 carabinieri, 11.526 finanzieri, 3.268 forestali, 300 poliziotti penitenziari, 3.638 vigili urbani, 585 poliziotti provinciali. Tra ordine pubblico e spese vive, considerando anche quanto si spenderà per le amministrative in primavera, le elezioni ci costano 389 milioni di euro (Valentina Santarpia, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Vaticano In un comunicato ufficiale, il Vaticano attacca i media che scrivono «notizie spesso non verificate e non verificabili o addirittura false per condizionare il Conclave»: «Se in passato sono state le cosiddette potenze, cioè gli Stati, a cercare di far valere il proprio condizionamento nell’elezione del Papa, oggi si tenta di mettere in gioco il peso dell’opinione pubblica, spesso sulla base di valutazioni che non colgono l’aspetto tipicamente spirituale del momento che la Chiesa sta vivendo».
Aerei 1 In Europa e soprattutto negli Stati Uniti, scrive Usa Today, per la prima volta nel 2012 sono stati di più gli aerei atterrati in anticipo (di cinque, dieci minuti. In alcuni casi anche di mezz’ora) di quelli giunti in ritardo o deviati verso altri aeroporti. In cifre: 1.213.842 contro 1.106.539. Il risultato è stato ottenuto anche grazie a quello che il quotidiano americano considera un «trucco»: le compagnie di volo, per evitare le lamentele dei passeggeri, «hanno allungato i tempi di percorrenza sul tabellone». L’anno scorso, per esempio, il 93% delle tratte nazionali americane aveva una durata superiore agli stessi itinerari del 1995. Se diciotto anni fa da New York a Los Angeles il tabellone segnava 5 ore e 52 minuti di percorrenza, nel 2012 ci volevano sei ore e sei minuti. Stesso destino per la tratta Boston - New York: un’ora nel 1995, settantacinque minuti l’anno scorso. (Leonard Berberi, Cds)
Aerei 2 Secondo le statistiche, per restare vittima di un incidente mortale in aereo bisognerebbe volare per 123 mila anni (ibidem)
Passion Index Secondo uno studio inglese anticipato dal Financial Times, auto e quadri rendono più degli immobili. Nell’ultimo decennio la crescita dei prezzi delle grandi opere d’arte è stata del 199%, nello stesso decennio il mercato dei francobolli è cresciuto del 216% e quello delle monete rare del 248%. Ma in cima a quello che viene definito «Passion Index», «indice della passione», ci sono le auto d’epoca, in testa alla classifica globale con un impressionante 395%. Nulla batte le Ferrari e Porsche d’annata tranne l’oro con il 434%. I beni immobili, ridimensionati dal «Passion Index», che dimostra come il mattone di lusso più redditizio dell’ultimo decennio (quello di Hong Kong) si ferma al 221%. Una cantina di grandi vini (prezzi cresciuti del 166%) non solo rappresenta un investimento più redditizio d’una casa nel sedicesimo arrondissement, a Chelsea, ma vince anche contro gioielli (140%) e orologi di lusso (76%). (Matteo Persivale, Cds)
Bellezza Studi condotti con indagini diagnostiche del cervello rivelano che vedere un bell’oggetto mette in moto quella parte del cervelletto coinvolta nella regolazione motoria che presiede al movimento delle mani. Istintivamente, quindi, siamo portati ad allungare la mano e afferrare tutto ciò che è bello (Lance Hosey, Rep).
(a cura di Roberta Mercuri)