Comandini, 19 aprile 1871
• Discutendosi alla Camera le modificazioni agli articoli 268, 269 e 270 del Codice Penale (che è del 20 novembre 1859) relativi alle censure espresse dai ministri del culto nell’esercizio delle loro funzioni contro le istituzioni e le leggi dello Stato, si ha un battibecco fra Crispi e Massari; il primo esclude la possibilità di una conciliazione dello Stato con la Chiesa, come fantastica; il secondo la ritiene possibile e come «conseguenza d’una politica onesta e leale»
• Discutendosi alla Camera le modificazioni agli articoli 268, 269 e 270 del Codice Penale (che è del 20 novembre 1859) relativi alle censure espresse dai ministri del culto nell’esercizio delle loro funzioni contro le istituzioni e le leggi dello Stato, si ha un battibecco fra Crispi e Massari; il primo esclude la possibilità di una conciliazione dello Stato con la Chiesa, come fantastica; il secondo la ritiene possibile e come «conseguenza d’una politica onesta e leale».