Comandini, 9 febbraio 1871
• La Camera discute l’art. 4 delle Guarentigie, relativo alla dotazione annua di L. 3 225 000 al Pontefice per i vari bisogni ecclesiastici, per la manutenzione ordinaria e la custodia dei palazzi apostolici, ecc
• La Camera discute l’art. 4 delle Guarentigie, relativo alla dotazione annua di L. 3 225 000 al Pontefice per i vari bisogni ecclesiastici, per la manutenzione ordinaria e la custodia dei palazzi apostolici, ecc. L’on. Corte lo combatte dicendo che queste somme si pagano per il prestigio del capo dei cattolici e che pertanto dovrebbero esserne esclusi quelli che si dichiarano non cattolici. Pronuncia un lungo, vivace discorso l’on. Toscanelli in favore dell’art. 4, che risponde al Corte osservando che quando si trattò di incamerare i beni ecclesiastici, egli non, fece distinzione fra cattolici o no, mentre la fa oggi che si tratta di pagare. Fra la grande ilarità della Camera prospetta l’ipotesi che un repubblicano si rifiuti di pagare le tasse perché messe dalla monarchia e conclude con queste parole: «Voi parlate di Roma come di una cosa vinta; io vi dico che non è che una causa in corso. V’è una tregua. Voi vi fate forti del proverbio che suona: cosa fatta capo ha; ma la cosa è fatta senza capo e con coda, anzi con coda lunghissima». Dopo vari altri discorsi, l’art. 4 è approvato.