Fior da fiore, 11 febbraio 2013
In un anno sprecati 300 milioni di euro • Gli ex onorevoli che dovranno tornare al lavoro • Tutti a giocare con Ruzzle • In Italia un’invasione di cinghiali • Il ritorno in scena della ballerina Alessandra Ferri • Poligamia in Libia • Una bambina con tre genitori
Sprechi La Corte dei Conti ha calcolato che tra sperperi, ruberie e corruzione lo Stato nel 2012 ha perso 300 milioni di euro. Nel dossier degli sprechi: i 600mila euro di Trieste per un museo mai nato, l’impiegato marchigiano che si è intascato i soldi che servivano per comprare le merendine delle scuole materne, il parcheggio di Genova sequestrato perché costruito in un luogo con vincolo archeologico, le consulenze inutili in provincia di Napoli eccetera. C’è anche il ponte di Calatrava a Venezia, ribattezzato “ponte dei ruzzoloni”, perché assai sdrucciolevole: la Corte dei Conti ha riscontrato «comportamenti colpevoli del progettista e del direttore dei lavori» che hanno causato tanti scivoloni ai turisti e un danno all’erario di 3,467 milioni di euro.
Pensione Gli onorevoli non ricandidati e rimasti pure senza pensione (dopo la riforma che l’anno scorso cambiò i vitalizi: fissando a 60 anni l’età per poter riscuotere l’assegno, 65 anni per chi con una sola legislatura) sono 186. Tra questi ci sono Franco Frattini, Massimo Calearo, Gianrico Carofiglio, Marco Follini, Giovanni Bachelet, Stefano Ceccanti, Salvatore Vassallo, Marco Reguzzoni, Adolfo Urso, Andrea Ronchi. E non ricandidati per procedimenti giudiziari: Papa, Cosentino, Milanese, Luongo, Papania, Lusi. Tutti riceveranno un assegno di fine mandato (quello che in Germania e Francia viene chiamato sussidio di reinserimento lavorativo), pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità per ogni anno di mandato effettivo: circa 46mila euro per una legislatura, 140mila per tre mandati, importi ricavati dal monte di contributi versati tutti i mesi da ogni deputato (Bertini, Sta).
Ruzzle In Italia c’è la mania per Ruzzle, un giochino da scaricare sul cellulare che funziona come lo Scarabeo: date alcune lettere, bisogna comporre la parola più lunga possibile. Da noi ci giocano in sette milioni, che ogni giorno fanno 30 milioni di partite. Per dire quanto sia diffuso: Ruzzle è anche stato usato in un video pubblicitario di Sinistra Ecologia e Libertà (D’Alessandro, Rep).
Animali Per la prima volta in Italia ci sono più di un milione di cinghiali, i caprioli hanno quasi raggiunto il mezzo milione, gli orsi da quasi estinti sono diventati un’ottantina. In Toscana 150 mila cinghiali e 140 mila caprioli hanno causato 20 milioni di euro di danni a colture e allevamenti dal 2005 al 2010, e ben 3.290 incidenti stradali. Poi ci sono i lupi, che spesso e volentieri attaccano le greggi. Sui colli bolognesi un uomo di 62 anni è stato azzannato da un cinghiale. In Trentino una parte dei cittadini non sopporta più la convivenza con i 45 orsi bruni reintrodotti col programma “Life ursus”. Tale vicinanza con l’uomo, dicono gli esperti della Forestale, è conseguenza dell’aumento delle superfici boschive, dell’abbandono delle campagne e dei programmi di tutela della biodiversità. Nel 1985 i boschi occupavano 10 milioni di ettari di territorio, oggi 12 milioni (Tonacci, Rep).
Etoile Ritorno sulle scene della ballerina Alessandra Ferri, ritiratasi nel 2006 a 43 anni, mentr’era étoile alla Scala e all’American Ballet Theatre. Seguì lungo tour per dire addio al palco e trionfi ovunque. Ora ha deciso di tornare a ballare: inaugurerà il prossimo Festival dei due mondi a Spoleto (28 giugno). Racconta che i primi due anni di pausa li ha vissuti come un «lutto»: «Avevo smesso anche di allenarmi e per la prima volta in vita mia mi faceva male la schiena, il corpo si ribellava al riposo, mi sentivo invecchiata di 40 anni» (Crippa, CdS).
Poligamia In Libia la sezione costituzionale della Corte Suprema di Tripoli ha reintrodotto la poligamia in nome della legge musulmana. Il ritorno della legge era già stata espressa a chiare lettere il 28 ottobre 2011 da Mustafa Abdel Jalil, allora leader del Consiglio nazionale transitorio. Fu allora infatti proprio Jalil ad annunciare che nella «nuova Libia» ogni uomo avrebbe avuto il diritto di sposare sino a quattro mogli nel pieno rispetto del Corano. A suo dire, era questo uno dei tanti provvedimenti mirati a cancellare per sempre il retaggio della dittatura di Gheddafi. Quest’ultimo, specie nella prima fase del suo quarantennio al potere, aveva cercato di concedere alcune migliorie allo status delle donne, introducendole nel mondo del lavoro e limitando, per quanto possibile, la poligamia: gli uomini potevano avere sino a quattro matrimoni, ma solo previo il consenso della prima moglie o l’approvazione di un giudice (Cremonesi, CdS).
Genitori Massimiliano Gerina, 35 anni, di Cagliari, parrucchiere a Miami, gay e single. Tre anni fa due sue clienti omosessuali gli chiesero di fare da donatore di seme per dar loro un figlio. Accettò e tutto andò come doveva andare, ma poi le due donne gli proposero di firmare una carta in cui rinunciava a ogni diritto. Rifiutò: «Mi sono sentito tradito. Sono vecchio stile, se mi chiedi di fare il padre di tua figlia, io faccio il padre di tua figlia». Così andarono in causa e non riuscì mai a vedere la bambina. Ora si sono accordati davanti a un tribunale e il giudice ha certificato che i genitori sono tre: le due donne hanno la potestà, lui il diritto di visita: due volte a settimana, per due ore, a casa loro (Tebano, CdS).
(a cura di Daria Egidi)