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 2013  febbraio 06 Mercoledì calendario

Biografia di Boniciolli Matteo

• Trieste 18 maggio 1962. Allenatore di pallacanestro. Dal 2012 alla guida della nazionale del Kazakhstan. Ha allenato Pallacesto Udine, Fortitudo Bologna, Pallacanestro Messina, Telindus Ostenda, Teramo, Scandone Avellino (con cui ha vinto nel 2008 la Coppa Italia, battendo in finale la Virtus Bologna), Virtus Bologna, Virtus Roma e la kazaka Bc Astana (con cui nel 2012 e nel 2013 ha vinto due Campionati e due Coppe nazionali).
• «Il primo tecnico nella storia della Fortitudo a essere stato licenziato dopo aver vinto un derby con la Virtus» (Massimo Oriani).
• «Cresciuto alla scuola triestina di Boscia Tanjevic, cultore del lavoro a tutti i costi, poco avvezzo alle pubbliche relazioni, incapace di scendere a compromessi, orgoglioso della sua testardaggine» (Andrea Tosi, Vincenzo Di Schiavi) Gds 11/2/2009].
• «Il giorno dopo aver chiuso la stagione in semifinale, aver vinto la coppa Italia, conquistato un posto in Eurolega e il premio di miglior allenatore dell’anno, Matteo Boniciolli salutò Avellino. “Ho preso Udine dal nulla e abbiamo vinto l’A-2. In A-1 siamo arrivati settimi battendo la Virtus del Grande Slam e la Fortitudo del grande Recalcati due volte. Lui aveva Vrankovic, io Zacchetti”. Poi andò alla Fortitudo. “Siamo arrivati alle Top 16 di Eurolega, alla finale scudetto e quando abbiamo perso il pubblico di Bologna ci ha richiamato fuori per applaudirci. Quando mi hanno mandato via, mi sono chiesto: Cosa ho addosso?”. E tornò agli allievi. “Con la Ginnastica Triestina. Mi ricordo ancora l’incazzatura dopo aver perso ai quarti al torneo di Bovisio Masciago”» (Paolo Bartezzaghi) [Gds 15/7/2008].
• «Quella con l’Astana è un’esperienza che mi ha arricchito sotto tutti i punti di vista: personale, culturale, tecnica. Ritrovarsi a vivere ad 8.000 chilometri da casa, svegliato al mattino dal muezzin. La cultura: ho imparato a leggere e scrivere in cirillico, a esprimermi in spagnolo, un po’ di russo. Ho conosciuto un mondo con usi, costumi, tradizioni, modi di pensare completamente diversi dai nostri».