6 febbraio 2013
Tags : Joe Barbieri
Biografia di Joe Barbieri
• (Giuseppe) Napoli 14 dicembre 1973. Cantante. Chitarrista. Il 9 aprile 2010 ha pubblicato il suo primo album dal vivo, registrato durante un concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dal titolo Maison Maravilha Viva. Il 20 marzo 2012 è uscito l’album di inediti, Respiro. Il 13 maggio 2013 Chet Lives!, dedicato al musicista e cantante americano Chet Baker.• «(...) chitarrista “quasi mai perfetto” – è sua stessa definizione, ha lavorato nei novanta con Pino Daniele (...) ha scritto pezzi per Giorgia e Patrizia Laquidara prima di affrancarsi da troppi e pesanti numi tutelari. Nel 2004 si è reso indipendente, ha fondato con due soci l’etichetta Microcosmo e ha editato In parole povere che suscita interesse non solo da noi ma anche in Giappone, Austria, Svizzera e Germania. Barbieri fa parte di quella ristretta cerchia di artisti di razza che riesce con naturalezza a far confluire la passione per il jazz e la bossa nova in una scrittura quasi cantautorale, interpretata con una voce sottile giocata su improvvisi falsetti. Quando sembra che stia per spezzarsi ritrova d’improvviso la rotta di un canto sghembo e affascinante. Una maturità acquisita nel tempo: “Nei primi anni della mia carriera ho lavorato troppo all’ombra di tante persone che mi hanno formato. Mi è servito sicuramente, ma è certo che tante scelte non le ho vissute in prima persona. Da un certo punto in poi, avendo percepito questa necessità ho iniziato un percorso di totale indipendenza. La Microcosmo mi ha dato un orizzonte per potermi esprimere liberamente”. Pino Daniele nei novanta stravedeva per Barbieri e lo definiva “il suo erede naturale”: “È stato bello lavorare con lui, ma era un po’ come fosse un sogno fatto di ovatta nel quale io mettevo del mio ma fino a un certo punto”» (Stefano Crippa) [Man 1/4/2009].
• «Un artista che ama il pudore, una virtù irrinunciabile che avvolge le sue canzoni e la sua intera carriera, ormai più che ventennale. Il quarantenne cantante e autore napoletano non nasconde però l’orgoglio di chi, rinunciando alle scorciatoie del successo, ha raggiunto traguardi internazionali inimmaginabili per tanti colleghi (apparentemente) più in vista. I giudizi che la critica gli riserva sono eloquenti. Uno per tutti: “La musica di Barbieri sancisce la differenza tra bellezza e grazia”, garantito dall’autorevole magazine francese Les Inrockuptibles» (Flavio Brighenti) [Rep 11/8/2013].