Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  febbraio 06 Mercoledì calendario

Londra dice sì ai matrimoni gay. Tory spaccati

• Primo sì in Gran Bretagna alla legge sui matrimoni gay voluta dal premier David Cameron, la «Gay Marrage (Same Sex Couples) Bill» che prevede il diritto di unirsi con rito civile e religioso anche per le coppie dello stesso sesso. I voti a favore sono stati 400, i no 175. Ma quasi metà dei conservatori (in tutto sono 303) ha votato contro le indicazioni del premier. Spiega Cavalera sul Cds: «Il percorso parlamentare del Gay Marriage (Same Sex Couples) Bill sarà lungo, essendo l’approvazione prevista entro l’inizio del 2015, ma l’appuntamento di ieri era un banco di prova fondamentale. Un’eventuale bocciatura avrebbe affossato il provvedimento, lo avrebbe stravolto. Si va avanti. Però, le conseguenze politiche del voto sono da decifrare. La domanda è: David Cameron ha perso il controllo dei suoi parlamentari? Il dibattito è stato pacato ma intenso e interessante. I deputati si sono espressi in piena libertà di coscienza, nessun disciplina di partito, i politici gay sono intervenuti senza finzioni e senza bugie. Le convinzioni e le perplessità hanno attraversato gli schieramenti. Da destra a sinistra».