Rassegna, 5 febbraio 2013
Wsj: Mps e Berlusconi cause del crollo dei mercati
• Le ultime uscite di Silvio Berlusconi su Imu e condono fiscale sono state stigmatizzate dai commentatori internazionali. Il Financial Times nella sua edizione online per spiegare «l’improvviso» crollo di Piazza Affari e la risalita dello spread citava il riemergere di Berlusconi e il fatto che i sondaggi mostrino come «l’ex premier sta restringendo il gap con il centrosinistra» fattore che «ha aumentato i timori sull’esito del voto in Italia». Stesso concetto sottolineato dal sito web del Wall Street Journal, che richiama a sua volte «le indagini giudiziarie sui derivati» (il caso Mps) ma anche il ritorno sulla scena di Berlusconi «che sta guadagnando popolarità nei sondaggi pre-elettorali e che ha promesso di abbassare le tasse, generando molte paure sul fatto che il Paese possa mettere pressione sul bilancio». [Puledda, Rep]
• Anche la giapponese Nomura ha calcolato ieri che «l’annuncio del taglio dell’Imu vale un paio di punti in termini di consensi e persuaderà molti degli incerti a votare per il centro-destra». Il mercato, proseguono i suoi analisti «sottostima il rischio d’incertezza e il consenso crescente per il centro-destra richiede monitoraggio costante». [Livini, Rep]
• L’Italia «nel 2013 dovrà collocare sul mercato ben 410 miliardi di titoli per finanziarsi il debito: appena 60 in meno del 2012, l’anno peggiore del dopoguerra». [Ezio Mauro, Rep 5/2]