4 febbraio 2013
Tags : Renzo Rubino
Biografia di Renzo Rubino
• (Oronzo) Taranto 17 marzo 1988. Cantante. Nel 2013 terzo classificato e premio della Critica nella sezione Giovani a Sanremo con il brano Il postino (amami uomo), in cui raccontava di un amore gay, «senza i sensazionalismi alla Povia ma senza essere politically correct, senza i sentimentalismi della Tatangelo ma senza volgarità» (A. Laf.) [Cds 15/2/2013]; nel 2014 terzo nella categoria dei Campioni con Ora. Album: Farfavole (2011), Poppins (2013), Secondo Rubino (2014).
• Nato a Taranto, ma cresciuto a Martina Franca, il papà, organizzatore di spettacoli, lo voleva avvocato. A 16 anni si mascherò e si spacciò per Mr V, pianista londinese in tour italiano, per poter partecipare ad un festival di musicisti di strada organizzato dal papà stesso. A 19, saputo di un concerto di Al Bano vicino a Martina Franca, dedicato alla Madonna, caricò con gli amici gli strumenti in macchina e si presentò al promoter, convincendolo di essere il gruppo spalla. L’anno dopo vendette tutto quello che aveva (auto e playstation) e si trasferì a Ravenna [Sanremo.rai.it].
• «Ha fatto teatro, e si vede. La sua capacità di tenere il palco e la trovata del tenore sul finale dell’esibizione (di Il postino (amami uomo) a Sanremo, ndr) gli hanno dato una marcia in più. La follia non sta solo nel rischiare di essere travolto dalle polemiche (“Non ci ho pensato, sentivo l’esigenza di raccontare una storia vera d’amore che mi è passata vicina”), ma nel suo approccio. Ci vuole coraggio a presentarsi a un concerto di Al Bano fingendosi il gruppo spalla, quanto ce ne vuole per affrontare la sala stampa di Sanremo armato di tastiera e rispondere con le canzoni più che con le parole. La gavetta la ricorda infilando i brani (Pausini, Bocelli e Turandot) che una spogliarellista dello strip club dove ha lavorato qualche mese gli faceva suonare per accompagnare la sua esibizione. Con buona pace di Ugo, il cactus che si è portato in valigia» (A. Laf.) [Cds 15/2/2013].
• La sua prima volta fu a 17 anni, «a casa di mia nonna, mentre lei era in casa, e dormiva in salotto. Comunque: è stata una tragedia» (a Silvia Bombino) [Vty 12/2/2014].