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 2013  febbraio 04 Lunedì calendario

Biografia di Marco Mengoni

• Ronciglione (Viterbo) 25 dicembre 1988. Cantante. Ha vinto la terza edizione di X Factor nel 2009, terzo al Festival di Sanremo del 2010 e vincitore nel 2013 con L’essenziale. Nel 2010, agli Mtv Europe Music Awards, è stato il primo artista italiano ad aggiudicarsi il titolo di Best European Act: «Una grande vittoria ma non ti cambia la vita. Come quando compi 18 anni, il giorno dopo è lo stesso» (ad Andrea Laffranchi).
• Ha iniziato a cantare da ragazzino. Mentre studiava all’Istituto per il Design, seguiva anche una scuola di canto dove ha imparato le prime tecniche per la gestione e l’utilizzo della voce. Faceva parte di un piccolo quintetto vocale con cui si esibiva in serate di piazza e per le festività, facendo cover. Dopo ha iniziato il suo percorso solista con un gruppo di musicisti con il quale suonava nei club.
• «Ha iniziato a cantare a 16 anni (“Karaoke con la ex e gli amici”), poi sono arrivati matrimoni e feste, le cover band e il gruppo che ancora adesso lo accompagna (“Non ha un nome. Quello lo scegli se vuoi sfondare. Noi ci volevamo solo divertire”) e lo ha spinto a iscriversi al talent dove ha convinto tutti, anche i giudici avversari, con una voce sorprendente. “Sono partito dal soul, poi sono arrivati la dance e il rock. I preferiti? Lucio Battisti che ha cambiato il modo di cantare in Italia, i Beatles che hanno cambiato tutto, Mick Jagger da cui prendo la pazzia” (...)» (Andrea Laffranchi) [Cds 16/2/2010].
• «“È riuscito a cantare Man in the mirror una tonalità più alto di Michael Jackson, è uno dei talenti maggiori degli ultimi 10 anni”, giura (...) Francesco Facchinetti (...) “(...) Prima non mi accettavo, ero arrivato a pesare anche 95 chili. Ma niente che fosse legato alla musica, erano solamente i classici problemi di adolescenza che hanno tutti a quell’età. Alla musica non ho mai pensato moltissimo, a parte fare un po’ di pianobar e il cantante alle feste di matrimonio. X Factor mi ha certamente aiutato a uscire dal guscio, come uomo e come artista. (...)”» (Luigi Bolognini) [Rep 4/12/2009].
• «Prima di X Factor facevo il barista di notte. L’orario perfetto per me. Almeno, male che vada ho un piano B. Mi stupisco quando sento dire “ora i giovani che si laureano non hanno prospettive”. Quelli della mia generazione lo sanno da sempre che è così. Non abbiamo mai vissuto il boom economico. Abbiamo sempre saputo che il lavoro ce lo dovevamo inventare. E io sarei pronto a rimboccarmi le maniche subito. Lavorare mi piace» (a Silvia Bombino) [Vty 20/3/2013].
• «Sono un timido, ancora. Mentre sul palco ho una buona dose di egocentrismo, sicuramente ne ho molto meno nella vita. Certo che mi piace essere in scena, sennò facevo un altro lavoro. Ma è anche vero che, anche se sembra banale dirlo, quando sono sul palco sono un altro. Quando sei lì hai una sensibilità diversa, ti accorgi e senti cose che normalmente non senti, ascolti gli altri musicisti, ascolti te stesso, senti come sta il pubblico, avverti quanta energia gira intorno a te» (Ernesto Assante) [Rep 19/10/2013].
• «Gli artisti che preferisco, come David Bowie o Freddie Mercury, hanno sempre avuto anche un forte appeal estetico» (a Marco Molendini) [Mes 21/9/2013].
• Il brano che gli ha cambiato la vita è La luce dell’est di Lucio Battisti.
• Nel 2012 ha doppiato il personaggio di Once-ler nel film Lorax – Il guardiano della foresta.
• Tre album in studio: Solo (2011), #Prontoacorrere (2013), Parole in circolo (2015), e un live: Re matto live (2010). Tra i singoli: Dove si vola (2009); Credimi ancora (2010, terzo classificato a Sanremo); In un giorno qualunque (2010); Dall’inferno (2012), Guerriero (2014).
• La canzone Se io fossi te, contenuta nell’ultimo disco, gliel’ha scritta Luca Carboni: «Una collaborazione nata quasi per caso. Io lavoro con mia cugina, che si chiama Claudia Carboni. Un giorno in un hotel lei è stata scambiata per la moglie di Luca. Le hanno persino dato le chiavi della sua stanza da letto! Così l’ho conosciuto ed è nata la collaborazione. Dopo qualche mese, lui si è presentato con calma e nonchalance, come è nel suo stile, e mi ha presentato questo testo» (Paolo Giordano) [Grn 13/1/2015].
• Un «gran figo con un gran futuro» (Mina).
• «Mengoni è una star diversa dalle altre. Sarà il look, elegante e stravagante quanto basta per farlo uscire dal mucchio, sarà il suo modo di cantare, o più semplicemente l’età e le canzoni che canta, ma è impossibile confondere il giovane cantautore di Ronciglione con gli altri personaggi musicali della sua generazione» (Ernesto Assante).
• «È anche icona di stile e testimonial degli occhiali che ha indossato al festival. Niente male per uno che (...) di occhiali non ha proprio bisogno. (...) “C’ho dieci/decimi ma che c’entra, anche la sciarpa la metto senza avere il mal di gola. E poi questi so’ mica da vista. A volte li metto pure senza vetri (...) Sembro un pagliaccio? Che me frega. E poi fortunatamente la mia pazzia nel look piace. Posso cammina’ a capoccia alta!”» (Sta 5/3/2010).
• «Una voce straordinaria che può andare dagli Ac/Dc a Prince, da Umberto Bindi a Mia Martini» (Andrea Laffranchi) [Cds 3/12/2009].
• Una sola storia importante avuta da ragazzo, adesso è single: «Non sono fidanzato, non ho una relazione. Anche se sono una calamita per tutti quelli che si stanno lasciando o mettendo insieme: vengono a chiedere consiglio a me. Non so perché, poi, visto che non ho tutta questa esperienza. All’inizio mi rompeva un po’, adesso invece sono un registratore virtuale: mi sento un cantastorie, attingo a ciò che mi raccontano, memorizzo le loro frasi, le riuso nei pezzi che scrivo. (…) Dalle mie parti si dice che, se durante il brindisi il calice batte sul tavolo, arriverà un buon incontro. Io a forza di battere ho rotto diversi bicchieri, ma nulla. (…) Sono un giovane vecchio: la botta e via non fa per me, non ne sono capace» [Bombino, cit.].
Vizi Fuma e va a letto troppo tardi: «Non sopporto la luce, preferisco vivere di notte, quando arriva l’ispirazione. Resto barista dentro».
• Da piccolo giocava a tennis: «Mio padre e mio zio mi hanno trasmesso la passione. Loro impazzivano per Panatta, io ammiro Nadal e Djokovic. Il tennis mi ha sempre attratto perché ricerco la solitudine e quando sei in campo, con la rete davanti, devi affrontare i tuoi limiti» (Gabriella Mancini) [Spw 10/5/2014].