4 febbraio 2013
Tags : Malika Ayane
Biografia di Malika Ayane
• Milano 31 gennaio 1984. Cantante. Di madre italiana e padre marocchino, ha iniziato a 11 anni, entrando nel coro di voci bianche della Scala. Ha studiato violoncello al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. «Il colore di questa voce è un arancione scuro che sa di spezia amara e rara» (Paolo Conte).
• Nel 2007 incontrò Caterina Caselli, che le fece produrre il primo album, Malika Ayane, che uscì l’anno dopo.
• Nel 2012 ha ricevuto il premio come miglior attrice rivelazione per la sua interpretazione in Perfetta, regia di Federico Brugia, al festival Cortinametraggi 2012.
• Altri album: Grovigli (2010); Ricreazione (2012), Naif (2015). Nel 2010 vinse il premio della critica “Mia Martini” al Festival di Sanremo con il brano Ricomincio da qui; stesso premio anche nel 2015, quando si piazzò terza con Adesso e qui (nostalgico presente).
• A 17 anni aveva la fissa di fare la giocoliera. Una sera a Viareggio, accompagnando un artista che si faceva chiamare Giullare del Sole, sulla spiaggia le rubarono i vestiti e l’unico paio di sandali: «Forse nasce da lì la mia passione per le scarpe: ne ho un armadio pieno e ogni volta che parto, me ne porto almeno sei paia» (Elvira Serra) [Cds 28/7/2010].
• Ha un’illustrazione di Corto Maltese tatuata sull’avambraccio, risalente ai tempi del liceo: «Avevo diciassette anni e lo desideravo tantissimo. Un giorno trovai per caso su un prato un paio di occhiali da sole di Gucci, e li vendetti al fidanzatino di una mia compagna per potermi pagare il tatuatore». Ma non è l’unico tatuaggio: «Il mio corpo è diventato nel tempo una sorta di taccuino aperto su cui mi piace annotare frasi o disegni che riguardano solo me. In pratica sono io il mio personale taccuino. Per esempio sul braccio mi sono fatta tatuare un alberello che si sta espandendo senza rispettare un ordine o dei tempi precisi. L’ho iniziato a Berlino su un disegno abbozzato una sera a cena dal mio chitarrista, e da allora si è ingrandito ogni volta che vi ho aggiunto dei nuovi rami. L’ultimo l’ho fatto realizzare a Beirut di ritorno da un viaggio umanitario nella zona berbera del Marocco, mentre altre parti me le hanno tatuate dei ragazzi in uno studio non proprio raccomandabile di Coney Island, sopra il bar del Freak Show. La cosa bella è che, crescendo, il tatuaggio si arricchisce continuamente di sfumature ed assume un’immagine sempre diversa». Sulla schiena ha un disegno floreale: «Sinceramente non so quale effetto mi farà, da vecchia, avere una schiena cadente che assomiglia alla tappezzeria del salotto della nonna, per il momento mi piace molto questa esplosione di colori e di forme che la ricopre per intero, rendendola vibrante. I tatuaggi sono così: vivono da soli e ti dimentichi di averli addosso. Però sai che sono lì e che col tempo si rivelano ricordandoti come e quando hanno preso forma prima nella tua testa e poi sulla tua pelle» (Guido Andruetto) [Rep 30/11/2013].
• Una figlia, Mia, avuta nel 2005 dal primo compagno. Dal 2008 al 2010 ebbe una relazione con il cantante Cesare Cremonini. Dopo di lui, iniziò la storia con Federico Brugia, regista di videoclip e spot pubblicitari, di 17 anni più grande, che sposò in segreto a Las Vegas nel giugno del 2011. Il matrimonio fu poi ufficializzato con rito civile il 1º dicembre 2011 a Milano presso il Palazzo Reale.