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 2013  febbraio 01 Venerdì calendario

Fulvia Colombo

Io donna
Anagrafe Fulvia Colombo, nata a Milano il 13 marzo 1926, figlia di un alto dirigente della Fiera di Milano, fin da bambina sognava il mondo dello spettacolo. Entrata in Rai nel 1952, lasciò la televisione nel 1963 a causa di un esaurimento nervoso. Tornata a vivere con i genitori, quando morirono si rifugiò nella casa della nonna, a Meina, sul lago Maggiore, poi, finiti i soldi e senza pensione, si trasferì in una casa di riposo. Morta a Suno il 25 settembre 2005, a 79 anni. Del suo passato in televisione non aveva conservato neanche una foto.

Tv Fulvia Colombo, che il 3 gennaio 1954 lesse, prima persona ad apparire in tv, il messaggio di inaugurazione delle trasmissioni Rai: «La Rai, Radiotelevisione italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive».

Luna
«Sentivo di appartenere a una pattuglia di avanguardisti coraggiosi, una specie di gruppetto di astronauti in viaggio per la prima volta verso la luna».

Palinsesto Il palinsesto della Rai nel 1954: dalle 14.30 alle 14.45 “Arrivi e partenze”, condotto da Mike Bongiorno. Alle 20.45 il telegiornale diretto da Vittorio Veltroni.

Abbonati Prezzi nel 1954. Un televisore 17 pollici, 160-240 mila lire, l’abbonamento Rai, 18mila lire. Stipendio medio di un impiegato: 50mila lire. Abbonati Rai: 24mila.

Incosciente «Mi arrivò la proposta un po' all'improvviso e l'affrontai con titubanza. Poi, forse incosciente, mi posi davanti alla telecamera e diedi l'annuncio storico. Un momento indimenticabile per me, ma credo, anche per gli italiani».

Buonasera Le signorine buonasera, “ragazze che hanno l’abilità di farsi la fama di serie, col sorridere a tutti” (Achille Campanile).

Disgrazia Fulvia Colombo, che aveva sempre l’aria di annunciare una disgrazia.

Sanremo Nel 1958, affianco a Gianni Agus a presentare il Festival di Sanremo, quello vinto da Domenico Modugno con “Nel blu dipinto di blu” e nello stesso anno anche il Festival di Napoli.

Macario Fulvia Colombo, a teatro in una commedia musicale con Macario nel 1957, racconta che l'attore aveva un carattere orribile: «Una sera a Torino mi multò perché il palco si riempì di fiori che mi avevano mandato i miei amici. Lui mi accusò di essermeli mandati da sola. Poi si lamentò che quando arrivavo a teatro mi permettevo di non salutarlo. Io, dal mio metro e 72 di altezza, risposi: ”Ma io non la vedo nemmeno, signor Macario”».
Scema Fulvia, perché non ti sei sposata? «Perché sono stata una scema… ho sacrificato la mia vita sentimentale al lavoro» (a Pippo Baudo, durante la trasmissione Novecento nel 2003)
Prigioniera «Ho incontrato una donna prigioniera del passato. La sua storia è stata un film, ha vissuto ripassandone i frammenti» (Pippo Baudo ricordando quell’intervista)

Diva «Ho vissuto per alcuni anni come una diva", si sfoga con un filo di voce, "poi tutti mi hanno dimenticata. E dire che parlo due lingue e so suonare il piano!
Lucrezia Dell’Arti