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 2013  gennaio 31 Giovedì calendario

Fiorello il più grande

Notizie tratte da: Fiorello il più grande, di Umberto Piancatelli, Barbera Editore, Siena 2012
Fiorello, «questo unicum che riesce sempre a far arrivare la sua carica umana al pubblico e a essere trasparente in qualunque occasione» (Piancatelli).

Fiorello, all’anagrafe Rosario Tindaro Fiorello, detto Saro, figlio di Nicola, un appuntato radiotelegrafista della Guardia di finanza originario di Letojanni, e di Rosaria di Giardini Naxos. Nasce alle 14,30 del 16 maggio 1960 a Catania, nella clinica di Gibiino, dopo un lungo travaglio e un parto distorcico con uso del forcipe.

Il primo nome di Fiorello è lo stesso della madre; il secondo, Tindaro, in onore della Madonna del Tindari, la madonna nera alla quale i genitori sono devoti.

Rosario trascorre la prima infanzia a Riposto, il paese di Franco Battiato, in via Cascino, dove frequenta l’asilo e le prime classi delle elementari. Ha tre fratelli (Anna, Catena e Giuseppe).

All’età di quattro anni viene scelto tra 1.500 bambini per interpretare Ulisse in una recita scolastica. «Quando il pubblico si mise ad applaudirmi fu sconvolgente. È la stessa sensazione che provo ogni volta che sento un applauso. Da allora non ho fatto altro che gigioneggiare per ricevere l’apprezzamento di qualcuno» (Fiorello a Tv Sorrisi e Canzoni).

Fiorello, impegnato nelle attività di danza e recitazione, «molto ricercato dalle femminucce perché tutte erano innamorate di lui. Al momento delle danze, per conquistarle, si bagnava i capelli sotto la fontanella della scuola e pettinava molto bene il suo bel ciuffo. Infine, si cospargeva tutto, dalla testa ai piedi, con un forte profumo di gelsomino (la Calabrisella)! Questo profumo doveva piacere molto alle bambine, visto che tutte volevano fargli da dama!». Ma lui ne amava solo una, Sebastiana (la maestra Carmela Rodolico sul portale di Acquaro).

Rosario termina le elementari ad Augusta, dove frequenta anche le medie, ma senza eccellere. Anziché studiare, preferisce giocare a pallone o scommettere le figurine Panini a “chiappeddi”, una sorta di gioco delle bocce ma con le pietre.

Quando Fiorello e gli altri bambini entravano di nascosto nella base della Nato attraverso un buco nella rete e guardavano i militari americani giocare a baseball e bere lattine di Coca Cola. Divertimento preferito: farsi risucchiare dal mulinello degli elicotteri a due pale («uscivamo dai cespugli, saltavamo e volavamo in aria, anche per due metri, eravamo leggerissimi») (Fiorello a Barbara Palombelli sul Corriere della Sera).

«Vivevamo di cambiali: rivedo mio padre che firma interi fascicoli, seduto al tavolo della nostra casa in affitto… che poi è il motivo per cui mi angosciano i debiti» (Fiorello a Barbara Palombelli sul Corriere della Sera).

A 12 anni, la prima volta che Rosario ha visto la neve, sull’Etna.

Nel 1973, a 13 anni, Fiorello comincia a fare la radio nella sua città e la prima emittente che gli offre un microfono è Radio Master Sound.

Nel 1975 apre a Brucoli un villaggio turistico Valtur e Fiorello, quasi ogni giorno, ci va con la bicicletta del bidello del liceo per vedere cosa si fa.

«Ok ragazzi, il vinile è fresco, everybody, get down» (Fiorello ai microfoni di Radio Marte, dove batte ogni record trasmettendo per 72 ore consecutive, nel 1976, a Summer Sound, la sua prima trasmissione).

Lavori fatti da Fiorello: muratore, meccanico, falegname, venditore di verdura fresca con l’Apecar per cinquecento lire al giorno, fattorino e aiutante del signor Cacciaguerra, titolare di un’agenzia funebre che sponsorizza la Megarese, la squadra di calcio di Megara Hyblaea dove gioca pure Rosario, come ala destra.

Fiorello si diploma al liceo scientifico Principe di Napoli in nove anni, perché ripete ogni classe.

Ciotti, Ameri e Bortoluzzi, le voci di Tutto il calcio minuto per minuto imitate da Fiorello.

«Passava tutto il tempo a guardarsi allo specchio e a pettinarsi la frangetta» (Cettina Conforte, professoressa di storia e filosofia, a Tony Damascelli del Giornale).

Nel 1978, Giorgio Casale fa recitare per la prima volta Fiorello su un vero palcoscenico, scritturandolo per lo spettacolo Bazar umoristico della compagnia Teatro Gruppo, messo in scena al teatro della Marina Militare di Augusta.

Le scogliere del Faro di Santa Croce, dove Fiorello si appartava per i primi approcci amorosi con le amichette.

Attraverso l’ufficio di collocamento, Fiorello riesce a farsi assumere al villaggio Valtur di Brucoli, prima come facchino di cucina, poi come aiuto cuoco, cameriere nelle sale del ristorante e infine barman.

Come cameriere, nel 1978, guadagnava 1.150.000 lire al mese.

Quella sera che Fiorello afferrò il microfono dell’anfiteatro del villaggio e iniziò a cantare, con un inglese tutto inventato, Moonlight Serenade. Il pubblico lo applaudì e la direzione gli offrì l’opportunità di fare piccoli spettacoli.

Nel 1982, Fiorello fa il militare: il Car a Bari e il servizio di leva a Sacile, in provincia di Pordenone: «365 giorni: me li sono fatti tutti, senza sconti. Appena arrivato, ero disperato. Quando è finito, ho pianto. Ho lasciato degli amici» (Fiorello a Tv Sorrisi e Canzoni).

Dopo il servizio militare, Rosario torna ai villaggi e, spinto dall’amico Enzo Oliveri della Valtur, tenta la carta dell’animatore, anche se guadagna solo 220 mila lire al mese.

Fiorello sceglie di farsi chiamare solo con il cognome perché «si adatta meglio al lavoro che faccio».

Fiorello, che nei suoi spettacoli si travestiva da papa e faceva la benedizione dei cornetti, oppure faceva lo strip completo coprendosi i “gioielli” con due cappelli.

In mancanza di acqua, Fiorello si lavava i capelli con il latte di mandorla.

Quella volta che, vestito da carabiniere con divisa originale, scese in spiaggia a controllare i bagnanti facendo multe a chi troppo vestito e a chi troppo svestito. Un giorno, atterrò un elicottero dei veri carabinieri e con difficoltà i responsabili del villaggio riuscirono a difenderlo davanti al comandante della caserma.

Fiorello viaggia molto. Nel 1986, nel villaggio di Ostuni, in Puglia, organizza uno scherzo ai danni dei vacanzieri. Insieme alla sua fidanzata, Elisabetta (Tata) Reggio, animatrice anche lei, decide di realizzare un finto matrimonio. Lei è vestita con un abito da sposa bellissimo che si ispira a quello della principessa Diana, lui indossa un vecchio smoking preso in prestito da un giardiniere. Quando Fiorello ed Elisabetta arrivano al villaggio, seguiti da un corteo di sei Mercedes, i mille vacanzieri invitati li accolgono. Finita la festa, a notte inoltrata, i due salutano i vacanzieri che avrebbero lasciato il villaggio la mattina seguente e rivelano lo scherzo. La notizia del matrimonio però si sparge tra i nuovi arrivati e agli pseudo-sposini non resta che fingere per tutta l’estate.

A Ostuni Fiorello riceve la telefonata di Pippo Baudo, in cerca di talenti emergenti per Fantastico, che lo invita ad andare a Roma per un provino perché Gino Landi, tornato da una vacanza in un villaggio Valtur, gli aveva parlato di questo animatore simpatico e molto bravo. Fiorello, un po’ scettico, si presenta a Roma. Dopo una lunga attesa, fa il provino, intrattenendo e divertendo tutti per quasi un’ora. Sembra fatta, ma alla fine Baudo gli dice: «Sei bravo, ma sei lungo. Potresti presentare Fantastico, ma qui di presentatore ci sono già io».

Come animatore, Fiorello impara a «non trattare male la gente, a non fare facili battute sulle signore anziane o sui signori sovrappeso. Ho sempre pensato, mi piacerebbe se al posto di quella signora ci fosse mia madre? No. Allora non lo faccio. Le battute è meglio farle sui potenti, su chi si può difendere» (Fiorello a Tv Sorrisi e Canzoni).

Nel 1987, Cristina Mariotti dell’Espresso dedica un lungo servizio a Fiorello, definendolo «superstar dei tredici villaggi Valtur».

Stipendio di Fiorello: un milione al mese, compresi vitto e alloggio.

Un po’ per divertirsi e un po’ per mettersi in gioco, Rosario partecipa alla 29esima edizione del Festival di Castrocaro. Non vince e il suo talento non viene notato. Solo Francesco Fornari, sulla Stampa del 29 ottobre 1987, nota la sua capacità di fare imitazioni «in modo diverso, inedito e divertente».

Nella stagione 1988-89, nel villaggio di Pila, in Val d’Aosta, quando Fiorello conosce Bernardo Cherubini, il fratello di Jovanotti, istruttore di tiro con l’arco. Finito l’impegno con il villaggio, Cherubini gli propone di andare a Milano dove suo fratello sta realizzando Uno, due tre Jovanotti con Claudio Cecchetto.

A Milano, durante una cena, Fiorello incontra Cecchetto, che intuisce le sue capacità e lo mette alla prova ai microfoni di Radio Deejay. Fiorello all’inizio è dubbioso, pensa persino di rifiutare l’offerta e tornare a fare l’animatore ai villaggi. Poi accetta e le sue imitazioni piacciono così tanto da intasare le linee telefoniche.

Tony Severo, primo compagno in radio di Fiorello a Stessa ora, stessa radio, stesso programma. Va in onda tutti i giorni dalle 13 alle 14. Contemporaneamente, Fiorello scrive anche la rubrica omonima sulla rivista Deejay Show in cui racconta le avventure radiofoniche da maggio ’89.

Alcuni personaggi di Fiorello: Italo, Eulaffio, Zapparata, il Sindaco Fralloppio, Rino Tommaso, Ambrogino, L’angolo del prof Sbarbi, Romeo, Gregorio De Francesco, Signorina Viacard, Radio Rosalia, il gay Gianfri.

Cecchetto, dopo alcuni mesi, chiude Stessa ora, stessa radio, stesso programma e offre a Fiorello le telecamere di DeeJay Television in onda su Italia 1. Debutta con la rubrica Sing & song, in cui dà la possibilità agli ascoltatori di cantare su una base musicale.

Mattinata esagerata, condotto con Amadeus, dove Fiorello propone le parodie di Michele Cucuzza, Bruno Vespa e il meccanico della Vespa di Bruno Vespa.

A metà maggio dell’89, DeeJay Television lo manda a Bari a seguire le tre serate di Azzurro, la kermesse musicale a squadre condotta da Milly Carlucci, Gerry Scotti e Vittorio Salvetti, il patron della trasmissione in onda su Italia 1.

Gioca Jouer, il primo 45 giri di Fiorello, prodotto da Cecchetto, remake della canzone di inizio anni Ottanta.

Nell’estate dell’89, Fiorello si trasferisce all’Aquafan di Riccione per condurre Deejay Beach, sempre su Italia 1. Al programma partecipano i cantanti della scuderia di Cecchetto, come Sandy Marton e Jovanotti, che intanto sta facendo il militare.

Il 31 dicembre dell’89 Fiorello conduce su Italia 1 Capodanno DeeJay, con Amadeus, Leonardo Pieraccioni e Linus, una sorta di no-stop a base di videoclip in cui vengono riproposte tutte le hit del decennio appena concluso.

All’inizio del ’90, Fiorello è inviato a Sanremo per Radio Deejay. Mentre si trova qui, riceve la notizia della morte del padre: «È per questo che Sanremo ancora oggi mi prende la gola» (Fiorello a Edmondo Berselli sull’Espresso).

Il padre di Fiorello, «bello come Clark Gable, mia madre mi diceva che andando in giro con lui lo guardavano tutti, cantava con lo stile del periodo, molto melodico, ed io lo ammiravo. Evidentemente la scintilla è stata quella. Lui è stato il mio grande uomo di spettacolo e il punto di riferimento» (Fiorello a Sergio Buonadonna della Repubblica).

La coppia Fiorello-Marco Baldini, che Cecchetto decide di formare all’inizio degli anni ’90. I due realizzano insieme per due anni il programma W Radio Deejay, in onda alle 13 dal lunedì al venerdì, con Nicola Savino primo tecnico di consolle.

«Minchia, sembri Sylvester Stallone» (Fiorello a Marco Baldini la prima volta che si sono incontrati).

Nuovi personaggi lanciati da Fiorello a W Radio Deejay: il ragionier Colombo, Nini Capuzzello, la Voce calabrese, il Chiosco bar, Claudio Bagliore, Mostro inviato.

Quella volta che durante la diretta della trasmissione Fiorello si sentì male per aver mangiato un intero panettone. Fu trasportato all’ospedale dove gli riscontrarono un blocco intestinale. Dopo puntura e lavanda gastrica, tornò alla radio e Baldini raccontò tutto ai microfoni.

100 mila le copie vendute dalle due cassette con le gag più divertenti di W Radio Deejay.

Spiagge, il secondo singolo di Fiorello che diventa la sigla della nuova edizione di DeeJay Beach e arriva secondo nelle hit parade delle discoteche.

Gerry Scotti invita Fiorello a fare l’ospite fisso nel Gioco del 9, condotto da lui, Teo Teocoli e Gene Gnocchi.

Veramente falso, il disco con le canzoni perfettamente imitate da Fiorello. Esce a luglio 1990 e vende oltre 150 mila copie.

Vasco Rossi, che gli diede dei consigli per imitarlo meglio.

Nei corridoi della Fininvest, Fiorello incontra Luana Colussi, impegnata con Maurizio Mosca e Cesare Cadeo a Calcio Mania. Fiorello va dalla parrucchiera dell’azienda e le confida che la vorrebbe conoscere. Lei rifiuta per paura. Una sera s’incontrano all’Hollywood, la discoteca di Milano. Fiorello le va incontro e le offre da bere. Lei prende un succo di frutta e iniziano a parlare. Quando finisce la serata, Fiorello le chiede il numero, ma Luana gli scrive su un bigliettino un numero falso, quello dell’amica con la quale condivide l’appartamento. Fiorello inizia a telefonare continuamente, ma non riesce a parlare con Luana. Quando si rivedono a una cena, dopo qualche giorno, Luana gli confessa le sue paure. Si fidanzano quella sera stessa.

Nuovamente falso, secondo lp di Fiorello uscito a metà dicembre 1991. Contiene dieci cover cantate da lui imitando le voci degli interpreti originali. Vende 150 mila copie, come il precedente.

«Se dovessi finire in un’isola deserta, My way sarebbe una delle pochissime canzoni che mi porterei dietro» (Fiorello in un’intervista su DeeJay Show).

«Quella donna mi fa impazzire. Farei qualsiasi cosa per una come lei!» (Fiorello su Monica Bellucci).

La pazzia più grande che Fiorello ha fatto per una donna: in montagna e con le strade bloccate dalla neve, si è fatto accompagnare da un amico in elicottero.

Dal 31 maggio al 30 agosto 1992 Fiorello è sotto contratto per la conduzione del Nuovo Cantagiro, con Mara Venier e Gino Rivieccio. Critiche: «Abbiamo finalmente scoperto gli assassini delle passerelle musicali in tv. Sono i presentatori»; «Mara Venier, Gino Rivieccio e Fiorello ci hanno seppelliti sotto una montagna di bla bla. Frasi fatte e ripetute all’infinito che non significano nulla, domande cretine che potevano ricevere soltanto risposte banali»; «ogni volta che Fiorello apre bocca non per cantare, dà una coltellata al buon gusto» (Marinella Venegoni sulla Stampa).

Il 23 maggio 1992, nella chiesa Mater Admirabilis di Riccione, Cecchetto sposa Maria Paola Danna, sua compagna di vita da anni. Fiorello è tra gli invitati e legge due brani delle Sacre Scritture insieme a Jovanotti e Amadeus.

Karaoke, parola giapponese che significa “orchestra vuota”.

Il 28 settembre 1992 parte il Karaoke, in onda su Italia 1 dalle 20 alle 20.30 dal lunedì al sabato, con il quale Fiorello si sposta nelle piazze italiane. Prima piazza: Alba; ascolti delle prime puntate: dal 3 al 5% di share. Si pensa alla chiusura del programma, poi gli ascolti cominciano a crescere e il Karaoke diventa il programma rivelazione dell’anno.

«Fiorello porta i capelli lunghi, gliel’ha consigliato suo padre, perché così “ci si sente più vicini a Gesù”. Volete che gli spettatori lo abbandonassero nei giorni di Pasqua? Volete che proprio nei giorni di Pasqua egli interrompesse la trasmissione solo perché pioveva? Mai più. Karaoke bagnato, Karaoke fortunato» (Beniamino Placido nell’ultima puntata della sua rubrica A parer mio del 15 aprile 1993 dedicata a Fiorello).

Il primo ciclo del Karaoke si chiude con 241 puntate (invece delle 102 annunciate), 40 mila chilometri percorsi, 90 città visitate e un ascolto medio di tre milioni.

Da giugno a settembre 1993 Fiorello conduce il Festivalbar con Amadeus e Federica Panicucci.

A luglio 1993 esce l’album Spiagge e lune. Vende 400 mila copie.

«Insomma, diciamoci la verità: questo è un bel lavoro. Anzi non è un lavoro. Quando sento certi artisti stressati perché sono stati un mese in studio a incidere un disco, o perché sono stati a Miami a girare un video e poi dicono, che stanchezza, ho lavorato tanto, penso: ma fatemi il piacere. Per me lavorare è la zappa, il tornio. Le nostre non sono cose serie» (Fiorello a Daniela Camboni sul Corriere della Sera).

Il 20 settembre 1993 parte la seconda edizione del Karaoke.

Alcuni incidenti accaduti durante la trasmissione: a Pescara, il 13 gennaio 1994, 20 mila persone presenti in piazza Salotto mandano in tilt la città; il bilancio è di una trentina di feriti. Il 16 febbraio, a Capua, un ragazzo di 19 anni, Romano Corbo, si arrampica su un’impalcatura per essere più vicino al palco, ma cade da 20 metri e muore; la puntata del Karaoke non va in onda in segno di lutto. A Milano, in piazza del Duomo, per il SuperKaraoke con i vip, ci sono 70 mila persone. L’organizzazione decide di sospendere l’evento per evitare incidenti; dopo l’intervento delle forze dell’ordine, che annunciano dagli altoparlanti che la serata sarebbe finita lì, molti spettatori tornano a casa. Con la piazza meno affollata si conclude la registrazione della puntata. Il bilancio è di 300 tra ragazzi feriti e svenuti.

Fiorello e Luana Colussi si lasciano. Lo annuncia lei in una puntata di Harem. Lui l’ha tradita.

«Lo straordinario successo di Fiorello aveva stravolto il nostro amore. Ci aveva rubato la libertà. Per questo è finita. Anche se io lo amo ancora» (Luana Colussi al settimanale Oggi).

Giovedì 8 settembre 1994 si tiene a Roma, in piazza San Giovanni, l’ultima puntata del SuperKaraoke. Polemiche e commenti soprattutto da parte della sinistra. Ci sono 80 mila persone. Si esibiscono 42 concorrenti divisi in quattro squadre capitanate da Vittorio Sgarbi, Claudio Lippi, Christian De Sica e Rosanna Lambertucci. Interviene Francesco Rutelli, sindaco di Roma, che duetta con Fiorello in Roma nun fa la stupida stasera. Vittorio Sgarbi canta Nord Sud Ovest Est degli 883. Alla fine vince la squadra di De Sica.

Elisa e Tiziano Ferro, due concorrenti del Karaoke.

«Ero insoddisfatto, perché mi limitavo a far cantare i partecipanti. Era il segreto vero del Karaoke, perché la gente in quel momento, con il trauma quotidiano di Tangentopoli, preferiva guardare se stessa anziché la politica: e pensava, davanti alla tv, quello che sa fare lui lo so fare anch’io. Si identificava» (Fiorello a Edmondo Berselli sull’Espresso).

Alla fine del 1994 Fiorello si fidanza con Anna Falchi. Si conoscono a una cena a casa di amici.

Il 29 gennaio 1995 va in onda su Canale 5 Fiorello Show, uno special organizzato dalla Swatch al Palaeur di Roma. Sei milioni e mezzo gli spettatori.

Fiorello partecipa alla 45esima edizione del Festival di Sanremo con la canzone Finalmente tu, scritta da Max Pezzali e Mauro Repetto. Si piazza quinto.

Dal 22 aprile 1995 Fiorello conduce Non dimenticate lo spazzolino da denti, il sabato sera su Canale 5. Ma non vince la battaglia degli ascolti contro I cervelloni di Bonolis su Rai 1.

Nel ’95 Fiorello litiga con Claudio Cecchetto.

«Per me è stata una malattia. La cocaina è il diavolo, ti illude di non essere solo, ti convince di essere il più forte. Tanti la prendono, tantissimi. Nessuno lo sa, nessuno li scopre. […] Ne sono uscito grazie a lui (indica una foto in bianco e nero), non potevo tradire mio padre, uno che si batteva contro il traffico di droga» (Fiorello a Barbara Palombelli sul Corriere della Sera).

Fiorello si trasferisce da Milano a Roma e dal gennaio 1996 dà vita con Maurizio Costanzo a tre puntate di La febbre del venerdì sera.

Ad aprile ’96, Fiorello conduce con Lorella Cuccarini il Galà della pubblicità. Durante la conferenza stampa annuncia l’addio al codino.

Il 16 maggio 1996 finisce la storia tra Fiorello e Anna Falchi. Lei va a Milano per fargli una sorpresa il giorno del suo compleanno e lo trova con un’altra.

A giugno 1996 su Canale 5 Fiorello conduce Un disco per l’estate con Paola Barale. Voci, né confermate né smentite, su una love story.

A ottobre 1996 Fiorello conduce la Buona domenica di Maurizio Costanzo con Paola Barale e Claudio Lippi.

A novembre 1996 esce l’album Saro Fiorello.

A marzo 1997, a casa di amici, Fiorello conosce Susanna Biondo, quella che diventerà la donna della sua vita.

Dimitri, personaggio del cartone animato Anastasia doppiato da Fiorello.

Nel 1998 Fiorello conduce il Festivalbar con Alessia Marcuzzi.

Batticuore, cd di Fiorello uscito il 15 ottobre 1998, tra i primi a essere messo in rete come dimostrazione dai siti specializzati, che offrono la possibilità di scaricare, a pagamento, i dischi sul proprio computer.

Il talento di Mr. Ripley, nelle sale a marzo 2000, dove Fiorello canta con Matt Damon e Jude Law Tu vo’ fa’ l’americano, brano che gli fa guadagnare, primo italiano nella storia, la nomination all’Mtv Movie Award.

Per il suo 40esimo compleanno, Fiorello tiene una festa all’Horus Club di Roma. Oltre mille gli invitati.

Alla finale dall’Arena di Verona dell’11 e 12 settembre 2000 del Festivalbar, condotta da Fiorello, per un temporale va via la luce durante la registrazione. Rimane funzionante un solo microfono. Il patron Salvetti dice allora a Fiorello di fare qualunque cosa e lui intrattiene il pubblico per un’ora e mezza. Seduto in platea c’è anche Bibi Ballandi che, al termine della registrazione, lo va a salutare e gli dice che ha le possibilità per fare il sabato sera su Rai 1.

Il 13 gennaio 2001 Fiorello debutta su Rai 1 con la prima di cinque puntate di Stasera pago io, prodotto da Bibi Ballandi. I telespettatori sono 7 milioni 365 mila. Per il direttore di Rai 1 Maurizio Beretta l’obiettivo era di 6 milioni. Non riesce però a battere la concorrenza: Maria De Filippi e C’è posta per te.

«La scelta del titolo è caduta su Stasera pago io, perché al mio paese, quando si celebra un evento particolare, si offre la cena alle persone più care. Ho preso in prestito questa tradizione per festeggiare il mio ritorno su Rai 1» (Fiorello all’Espresso).

«Poi sono arrivato davanti alla porta del direttore generale dove c’era scritto: “Benvenuto nel regno dei Celli”. Quando ho incontrato il “profeta Zaccaria” mi son sentito in paradiso» (gag di Fiorello sul suo ingresso nella tv pubblica).

Con le ultime due puntate di Stasera pago io Fiorello batte Maria De Filippi sfiorando i 10 milioni di telespettatori.

Stasera paghi te, regia di Giampiero Solari, nei teatri da giugno a ottobre 2001. Registra ogni sera il tutto esaurito.

Il 15 ottobre 2001 debutta Viva Radio 2, con Fiorello e Marco Baldini.

Il 14 giugno 2003 Fiorello sposa Susanna Biondo, sua compagna dal 1997, che ha già una figlia, Olivia, avuta da un precedente matrimonio. La cerimonia, a cui sono invitati solo i parenti stretti, si svolge nel tardo pomeriggio nella chiesa sconsacrata sul Palatino, con rito civile. A celebrare le nozze Enrico Gasbarra, presidente della provincia di Roma. Il fratello Beppe è il testimone.

Per il suo 46esimo compleanno, il 16 maggio 2006, quando Fiorello riceve a Viva Radio 2 la telefonata inattesa dell’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, imitato da anni.

Il 28 giugno 2006, Fiorello diventa padre di Angelica. Pesa tre chili e 250 grammi e misura 54 centimetri. Il nome lo ha scelto Olivia, 13 anni, l’altra figlia di Susanna.

Viva Radio 2 e anche un po’ Rai 1, in onda da settembre 2006, 45 minuti di trasmissione in prima serata. Ascolti: otto milioni e 168 mila telespettatori; share del 30,7%.

Fiorello e Fabio Fazio litigano per i 45 minuti di Viva Radio 2 della domenica trasmessi in contemporanea a Che tempo che fa. Fiorello: «Visto che fa il “bambino” preoccupato dell’audience, per confrontarmi con lui sto pensando a dei collegamenti speciali con l’Asilo Fazio». Dopo la frase, Rosario si scusa con Fazio ai microfoni di Vincenzo Mollica del Tg1.

L’Avvenire scende in campo contro la parodia che Fiorello fa del segretario particolare di Benedetto XVI Georg Gaenswein. La vicenda finisce anche su El Pais e sul New York Times. Alla fine Fiorello smette di prenderlo in giro perché la mamma lo chiama al telefono e gli dice: «Sei sempre stato un bravo ragazzo, mi diventi indiavolato a 47 anni?».

A metà aprile del 2007 Valerio Staffelli di Striscia la notizia consegna a Fiorello, interista, il Tapiro d’oro dopo la sconfitta dell’Inter contro la Roma e la festa scudetto rimandata. Rosario però si vendica: la mattina dopo irrompe nella camera d’albergo di Staffelli, gli svuota la valigia, mostra gli slipponi con l’elastico e lo tira giù dal letto.

«Quello che oggi mi dà più soddisfazione è Federico Moccia, ha la voce di Paperino e il portafoglio di Paperone» (Fiorello).

Il 21 giugno del 2007, Fiorello, Baldini e il maestro Cremonesi si travestono da majorette, Mike Bongiorno da zio Sam e tutti insieme partono dagli studi di via Asiago per festeggiare il raggiungimento del primo posto in classifica del quinto cd di Viva Radio 2. Dopo soli 200 metri la festa si conclude per motivi di ordine pubblico.

Viva Radio 2 2007, che diventa “Disco d’oro” con oltre 60 mila copie vendute in soli 10 giorni.

Il 20 gennaio 2008 parte su Rai 1, subito dopo il Tg, Viva Radio 2 minuti preceduto dall’annuncio dato da vari personaggi dello spettacolo, imitando Nicoletta Orsomando. Registra una media di 10 milioni di telespettatori a sera.

«Mi chiamano ansiolin. I primi tempi avevo un po’ di soggezione, poi mi sono messo in testa di divertirmi perché secondo me l’ospitone lo devi far sentire come a casa, prenderlo in contropiede. Solo così riesci a divertirti, e soprattutto mi passa l’ansia…» (Fiorello).

«Grazie amici de La storia siamo noi. Se un giorno mi avessero detto “sai ti metteranno a La storia siamo noi avrei detto vabbe vuol dire che sarò morto” invece mi state facendo questa cosa da vivo e mi fa molto piacere» (Fiorello a proposito dello speciale de La storia siamo noi dell’11 febbraio 2008 a lui dedicato).

«Quando si fa un provino lo si fa di 5 minuti. Fiorello lo fece di 50. E io gli dissi: “Fantastico lo devo fare io no tu”. E lo scartai. Proprio io che mi vanto di averne scoperti tanti ho preso una toppata gigantesca» (Pippo Baudo a La storia siamo noi).

«Nei periodi difficili facemmo lo stesso errore da pirla ma che la vita ti porta a fare. Quando hai successo ti senti onnipotente, fai il passo più lungo della gamba, pensi che la gente ti vorrà sempre bene, e invece poi ci sbatti le corna» (Marco Baldini a La storia siamo noi).

«Quando Fiorello ha incontrato Susanna, giorno dopo giorno è cambiato. Fiore è veramente un uomo che avendo trovato la donna giusta accanto è diventato realmente Fiorello one man show» (Maurizio Costanzo a La storia siamo noi).

«Fiorello è capace di trasformare il niente in un evento» (Bibi Ballandi a La storia siamo noi).

Fiorello, il «re Mida degli ascolti e delle platee» (Giovanni Minoli a La storia siamo noi).

«Rosario Fiorello è più insidioso di Grillo: perché Grillo è volutamente antipatico, attacca a brutto grugno, non vuole mezze misure. Mentre Fiorello è una specie di sintesi di tutto ciò che è televisivo e radiofonico insieme; è l’evoluzione di Mike Bongiorno, che prima della Rai e di Mediaset aveva alle spalle una storia antifascista e resistenziale, quindi politica, ma non si sarebbe mai concesso sconfinamenti; è l’erede del nazionalpopolare Pippo Baudo, che una volta attaccò il presidente socialista della Rai Enrico Manca ma solo perché a sua democristianità Baudo tutto si può fare ma non toccargli il mestiere. […] Se Fiorello attacca i partiti e dice di strappare il certificato, è come se fossero la televisione e la radio, un loro concentrato totale, ad assaltare la politica» (Edmondo Berselli sulla Repubblica a proposito di Fiorello che, a Viva Radio 2, aveva detto: «Quando vi arriva il certificato elettorale strappatelo e buttatelo per strada. I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni, e non promettere e basta chiedendo voti. Invece di chiedere devono dare. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli, non votate»).

Il Fiorello Show lega Fiorello a Sky per un anno, fino al 31 dicembre 2009, e prevede uno spettacolo dal vivo, in scena al teatro Tenda a Roma, e una striscia televisiva.

Quella volta che Fiorello si presentò nudo a Sky Tg24 per il Fiorello news. Mostrando gli addominali e minacciando di mettere in mostra la propria nudità, sfidò il pubblico fino alla fine, quando si alzò di spalle e si allontanò dallo studio dimostrando di essere effettivamente nudo, con la scritta “censored” a coprirgli il didietro.

Il 1° aprile 2010, Striscia la notizia fa uno scherzo a Fiorello. Valerio Staffelli irrompe in piena notte nella sua stanza d’albergo a Padova per consegnargli il Pesce d’oro e vendicarsi dello scherzo che tre anni prima lo showman che gli aveva fatto. L’inviato di Striscia apre una finta valigia, contenente tintura per capelli, perizomi, un codino finto e una maglia del calciatore dell’Inter Balotelli. Fiorello farfuglia: «Siete matti!».

«Se però mi chiedete che cosa mi piace fare davvero tantissimo non ho dubbi, questo: lo one man show. Io e il pubblico, senza mediazioni, senza filtri, tutto in tempo reale» (Fiorello a Giuseppe Attardi della Sicilia).

Fiorello, da bambino, andava a fare il bagno nel porto di Augusta in calesse con il cugino Cesare e il fratello. Gonfiavano un’enorme camera d’aria da camion che portava Beppe e passavano l’intera giornata in acqua.

«Quando lui era poco più che un bambino, in piazza a Letojanni, gli feci conoscere Little Tony. Lui lo vide, lo accarezzò sul capo e gli disse: bel giovanotto tutto nero, tu sei fortunato e nella vita farai tanta strada. Fu una rivelazione» (Nino Nicita, di Letojanni, a Viva Radio 2).

Fiorello, attivo su Twitter, scompare misteriosamente dal social network il 30 marzo del 2012. Ci ritorna alla fine di aprile con @edicolafiore.

Fiorello ha raccontato a S’è fatta notte di Maurizio Costanzo, il sabato notte alle 0.30 su Rai 1, di quando «inaugurando l’apparato virile ebbe una piccola frattura al gingillo. Si ruppe la m****ia… nel vero senso della parola. L’imbarazzo di doverlo confessare al padre e di dissimulare davanti ai molti conoscenti di Augusta, dinanzi ai quali dovettero inventare una ciste alla gamba» (Mariano Sabatini su Io spio).

Ascolti dell’ultima puntata di Il più grande spettacolo dopo il weekend, in onda lunedì 5 dicembre 2011, Rai 1: 13 milioni 401 mila spettatori, share del 50,23%.

Umberto Piancatelli