Rassegna, 30 gennaio 2013
Grilli: «Il prestito Mps non è un salvataggio»
• Il ministro dell’Economia Vittorio Grilli, in Parlamento, davanti alle commissioni delle Finanze di Camera e Senato, ha rassicurato: «Le preoccupazioni sul nostro Paese seppure attenuate sono ancora presenti» e quindi «è ora indispensabile non insinuare dubbi sulla solidità del sistema creditizio, che non viene toccata neppure dalle vicende del Mps». Le condizioni di Montepaschi, ha continuato Grilli, «non richiedono il commissariamento» e «non c’è neanche da aspettarsi una sua nazionalizzazione», cosa che avverrebbe se l’istituto non rimborsasse il prestito relativo all’emissione di titoli convertibili per 3,9 miliardi riservati alla sottoscrizione del Tesoro, i Monti-bond. «La quota del Tesoro salirebbe all’82% del capitale della Banca», ha rilevato il ministro precisando che la sottoscrizione pubblica dei bond «assoggetterà Mps a importanti e penetranti vincoli in termini di governance e operatività, di divieto di dividendi e di vincoli a remunerazioni». Quanto alla Banca d’Italia ha svolto un’attività di vigilanza «continua e di intensità crescente» che «ha consentito di individuare e interrompere comportamenti anomali a elevata rischiosità, inducendo la banca a rafforzare i presidi organizzativi di controllo». Inoltre, ha chiarito il ministro, Palazzo Koch «ha avviato una procedura sanzionatoria nei confronti del management». Si tratta di quattro procedimenti che hanno coinvolto dirigenti e responsabili della banca, in particolare l’ex direttore generale Antonio Vigni colpito nella buonuscita e raggiunto dalla sanzione massima di 64.555. [Tamburello, Cds]
• Alfano ha proposto una commissione d’inchiesta sulla vicenda Mps, Casini si è detto contrario mentre Bersani ha dichiarato che non si opporrà. [Tamburello, Cds]