Rassegna, 30 gennaio 2013
Boccassini: «Ingroia non è Falcone, si vergogni»
• Con una dichiarazione al Tg La7, Ilda Boccassini ha attaccato con durezza l’ex collega Antonio Ingroia: «Come ha potuto Antonio Ingroia paragonare la sua piccola figura di magistrato a quella di Giovanni Falcone? Tra loro esiste una distanza misurabile in milioni di anni luce. Si vergogni». La Boccassini si riferisce a una frase detta da Ingroia in riferimento ad alcuni giudizi pronunciati da magistrati all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Dal presidente della Corte d’Appello di Roma, Giorgio Santacroce: «Non mi piacciono i magistrati che non si accontentano di far bene il loro lavoro, ma si propongono di redimere il mondo». Al presidente della Corte d’Appello di Genova, Mario Torti: «Non è valutato positivamente il comportamento di quei magistrati che, dopo aver acquisito notorietà in campo professionale, magari con esposizioni mediatiche non proprio misurate, lasciano temporaneamente la toga per questo o quel partito politico». Ingroia aveva replicato: «È successo anche ad altri importanti magistrati, come Falcone. Forse non è un caso che quando iniziò la sua attività di collaborazione con la politica le critiche peggiori giunsero dalla magistratura. È un copione che si ripete». [Trocino, Cds]
• Falcone, direttore degli Affari penali nella primavera del 1992, fu ucciso quando era al vertice del ministero di Giustizia. Nel 2002, a Giuseppe D’Avanzo, la Boccassini spiegò: «Non c’è stato uomo la cui fiducia e amicizia è stata tradita con più determinazione e malignità. Eppure le cattedrali e i convegni, anno dopo anno, sono sempre affollati di “amici” che magari, con Falcone vivo, sono stati i burattinai o i burattini di qualche indegna campagna di calunnie e insinuazioni». [Trocino, Cds]