Rassegna, 29 gennaio 2013
Le critiche dell’Ue a Berlusconi per le parole su Mussolini
• La commissaria europea per gli Affari interni, Cecilia Malmström, ha commentato duramente le parole di domenica di Silvio Berlusconi su Mussolini: «Nelle politiche e nei parlamenti europei, persino in alcuni governi, ci sono partiti e voci che nutrono questo tipo di odio. È preoccupante e per questo necessario che tutti i leader prendano posizione contro». [Zatterin, Sta]
• L’unico ad aver difeso apertamente Berlusconi dopo l’uscita su Mussolini è stato Renato Brunetta: «Parole di buon senso, forse collocate in un momento sbagliato, di estrema delicatezza, come la giornata della memoria. Gli italiani, pur condannando il regime, riconoscono nella storia quello che è stato e quindi anche si riconoscono, in parte, nelle parole di Berlusconi. Abbiamo un Presidente della Repubblica che a suo tempo ha giustificato le invasioni sovietiche, possiamo benissimo avere un ex premier che, in maniera corretta, dica esattamente cos’è stata la dittatura di Mussolini, senza demonizzazioni, senza parole fuori contesto». [Sta]
• La Paci della Sta è andata a sentire quelli di CasaPound dopo le parole tenere di Berlusconi su Mussolini e ha scoperto che non l’hanno presa tanto bene. Il vicepresidente del movimento di estrema destra, Simone Di Stefano: «Gli estimatori di Benito Mussolini hanno già un partito, CasaPound, pronto a raccogliere anche il voto di protesta. E gli indecisi, almeno il 22% degli italiani, non daranno certo ascolto all’uomo che in vent’anni di carriera politica non ha mai raccolto nulla dell’eredità fascista in termini di costruzione dello Stato, opere sociali, riforme».