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 2013  gennaio 29 Martedì calendario

Il disastro di Ustica provocato da un missile • I vertici del Monte dei Paschi indagati per truffa • La Bce chiedeva riforme, l’Italia ne ha fatta solo una • La lista dei radicali nel Lazio bocciata per troppe donne • Un esame per chi vuole emigrare in Gran Bretagna • Beatrice d’Olanda lascia la corona al figlio • Paolo Ferrari col Dash si comprò casa • Gina Lollobrigida sposata suo malgrado


Missile La terza sezione civile della Corte di Cassazione, con sentenza definitiva, ha detto che la causa della strage di Ustica fu un missile e quindi lo Stato dovrà risarcire i familiari delle 81 vittime del disastro aereo. La tesi che ad abbattere il Dc9 dell’Itavia, precipitato il 27 giugno del 1980 al largo di Ustica, fu un missile, scrive la Suprema Corte, «è abbondantemente e congruamente motivata». I ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti sono ritenuti responsabili di ciò che accadde quella notte agli 81 passeggeri, inclusi 11 bambini. E dovranno risarcire 110 milioni. Per ora è stato fissato l’obbligo di rifondere le spese legali: pari a circa 6 mila 300 euro. La sentenza penale accreditava l’ipotesi dell’esplosione interna all’aereo.

Monte I vertici del Monte dei Paschi nascosero agli azionisti le operazioni sui derivati che dovevano servire a ripianare il debito causato dall’acquisto di Antonveneta. E per questo sono adesso indagati per truffa. Dopo le contestazioni di aggiotaggio, ostacolo agli organi di vigilanza e turbativa, l’inchiesta della Procura di Siena porta all’accusa dell’allora responsabile dell’area finanza Gianluca Baldassari e dell’ex presidente Giuseppe Mussari vero responsabile, secondo l’accusa, di quanto accaduto tra il 2007 e il 2012. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Lettera Della raccomandazioni contenute nella lettera scritta dalla Bce al governo Berlusconi il 5 agosto 2011, in cui sollecitava riforme per avere il suo appoggio nel momento difficile con lo spread, l’Italia ne ha attuata solo una: quella delle pensioni. Tutte le altre sono state ignorate o realizzate in minima parte.

Radicali I radicali alle elezioni regionali si sono presentati con la lista Amnistia Giustizia e Libertà: cinque uomini (compreso il candidato presidente) e cinque donne. I magistrati della Corte d’Appello che formano l’ufficio elettorale hanno bocciato la lista. Motivo: troppe donne. Il presidente, infatti, non rientra nel computo del listino, che così risulta essere composto da cinque donne e quattro uomini. Allora una delle donne, Antonella Casu, si è ritirata, lasciando la lista in parità. Ma i giudici hanno deciso che non è ugualmente ammissibile: la decisione di ritirarsi «è tardiva» e portatrice «d’incertezza nel procedimento elettorale». I radicali dovranno fare ricorso (Longo, Rep).

Test Per emigrare in Gran Bretagna e ottenere la cittadinanza ora bisogna superare un severo test di 45 minuti sulla cultura del Paese. Punteggio minimo: 75 su 100. Gli inglesi fanno sapere che ogni anno centinaia di migliaia di immigrati vanno da loro, e quindi intendono ridurli a poche migliaia entro il 2016. Per fare ciò hanno già pensato a una pubblicità dissuasiva rivolta ai migranti dell’Est europeo (bulgari e rumeni in particolare). Gli argomenti: il pessimo clima inglese e il lavoro scarso e sottopagato (Cavalera, CdS).

Regina Il 30 aprile Beatrice regina d’Olanda, 75 anni, abdicherà a favore di suo figlio Guglielmo Alessandro, 45 anni. La regina ha 3 figli (di cui uno in coma da un anno per un incidente sugli sci) e 8 nipoti. Ha all’attivo 54 visite di Stato e 5 primi ministri con cui non è stato sempre facile convivere. Vedova del tedesco Claus von Alsberg già membro della Gioventù Hitleriana. Sua nuora Maxina, argentina, moglie del futuro re, è figlia di uno che era nella giunta militare di Videla (Offeddu, CdS).

Dash Paolo Ferrari, che ha deciso di ritirarsi dalle scene, con i soldi della pubblicità del Dash si comprò casa: «Mi offrirono lo spot perché il mio modo di parlare era educato, non invadente, mettevo a loro agio le donne che intervistavo. Erano tutte casalinghe vere scelte da un notaio dopo una gara. Andai avanti molti anni e guadagnai bene. Fu così che comprai il terreno e costruii una casa dove sulla targa era scritto: Villa Bianca» (Porro, CdS).

Procura Gina Lollobrigida è sposata a sua insaputa con Francisco Javier Rigau Ràfols, spagnolo, 51 anni. Nel 2006 stavano davvero per unirsi in matrimonio, ma poi lei ci ripensò. Ora ha scoperto di essere sposata davvero e lo ha denunciato: «Tempo fa mi ha convinto a intestargli una procura. Doveva servire per degli atti notarili relativi a una causa, invece temo che, approfittando del fatto che non capisco lo spagnolo, chissà cosa mi ha fatto firmare». Con la procura in mano l’imprenditore ha fatto celebrare il matrimonio nel 2010 a Barcellona davanti a otto testimoni. In realtà lei non lo ha mai amato: «In quel periodo ero molto depressa, pensavo che sposarmi mi avrebbe aiutato. Tra noi non c’è stato mai niente, mi accompagnava alle serate, era una bravata. Era gentile ed educato anche se poi ho scoperto che mentiva. Mi aveva detto che aveva studiato legge, ho scoperto che faceva il muratore». Quando gli comunicò che la relazione era finita, quello rilasciò una dichiarazione ai giornali in cui affermava che era lui a lasciarla: «Volevo denunciarlo per il danno di immagine, mi ha spiegato che era stata un’iniziativa del suo avvocato e mi ha fatto spedire una procura proprio per portarlo in tribunale. Ma in realtà il documento che avevo firmato, in spagnolo, lo autorizzava a compiere molti atti in mio nome».

(a cura di Daria Egidi)