3 febbraio 1861
Verdi deputato su pressioni di Cavour
• Giuseppe Verdi, su pressioni di Cavour, si presenta alle elezioni (23 gennaio 1861) per il primo Parlamento nazionale: «Gli elettori di Borgo San Donnino lo mandarono deputato al parlamento italiano (il 3 febbraio); egli accettò nella lusinga di poter riuscire utile all’arte sua, quando vide che in quei tempi di lotte politiche, non era il caso di pensare a progetti di legge che l’arte proteggessero, si appagò di prender posto nelle file della grande “armata del silenzio” e si ritrasse presto dall’agone, declinando il mandato, felice di aver assistito alla solenne seduta del 17 marzo 1861 di quell’anno e di aver dato il suo voto alla proclamazione ufficiale del Regno d’Italia» (A. G. Corrieri). [Almanacco 1901].
• «(…) Alla Camera non prese mai la parola. Tutta la sua attività politica consistette nell’alzarsi quando Cavour si alzava e nel sedersi quando Cavour si sedeva. “Dovendo fare la mia biografia come membro del Parlamento – scrisse a Piave quattr’anni dopo – non vi sarebbe altro che imprimere in mezzo di un bel foglio di carta: i 450 non sono veramente che 449 perché Verdi come deputato non esiste”». [Montanelli 1971]