Fior da fiore, 23 gennaio 2013
Il reddito degli italiani è tornato indietro di 27 anni • Il tesoro segreto del Vaticano (coi soldi del Duce) • Mussari lascia l’Abi dopo il buco Mps • Arriva l’obbligo di trasparenza per i patrimoni dei politici • Monti ha arruolato il guru di Obama • In Israele la destra vince ma cala • Perché i cinesi non dicono «ti amo» • Sergey Brin in metro coi super occhiali di Google
Povertà In Italia nei primi nove mesi del 2012 il saldo tra imprese nate e chiuse è negativo per oltre 70 mila, il reddito delle famiglie è tornato a quello di 27 anni fa (17.337 euro), le banche hanno ridotto i finanziamenti di 32 miliardi di euro, la pressione fiscale «vera» è di oltre il 56% (dati diffusi ieri da Rete Imprese).
Tesori segreti Secondo il Guardian, il Vaticano ha a Londra e Parigi un segretissimo impero immobiliare (ad esempio il locale che ospita la gioielleria Bulgari a Bond street e l’edificio della Altium Capital, una delle più ricche banche di investimenti londinese) nascosto dietro un’anonima società off-shore che rifiuta di identificare il vero possessore di un portfolio da 500 milioni di sterline, circa 650 milioni di euro. Questa attività commerciale la Santa Sede l’avrebbe costruita, nel corso del tempo, coi soldi che Benito Mussolini diede in contanti al papato nel 1929, in cambio del riconoscimento del suo regime fascista, con i Patti Lateranensi (Franceschini, Rep).
Buchi Giuseppe Mussari si è dimesso dalla presidenza dell’Associazione bancaria italiana. L’ex presidente del Monte dei Paschi ha preso questa decisione perché travolto dalle polemiche sulla sua gestione della banca senese, che ora dovrà rimediare con 3,9 miliardi di prestiti pubblici "Monti bond" per ripianare il buco di bilancio (in Borsa il titolo del Monte dei Paschi ha perso il 5,6%).
Trasparenza Accelerando sulla tabella di marcia, perché le elezioni sono alle porte, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che obbliga i politici a rendere pubblico il loro patrimonio e quello dei parenti entro il secondo grado. Inoltre mette uno stop agli stipendi in caso l’incarico conferito da una Pubblica amministrazione, ad esempio ad un esterno, non sia stato regolarmente pubblicizzato. Cioè pubblicato online sul sito dell’amministrazione. E lo stesso vale per le gare se i relativi bandi non potevano essere conosciuti da tutti (ora la parola passa al garante per la privacy e alla conferenza unificata Stato Regioni, poi le norme saranno operative).
Guru David Axelrod, 67 anni, «guru» delle campagne elettorali vincenti di Barack Obama, amico del presidente Usa e suo più stretto consigliere, è l’uomo che sta suggerendo a Mario Monti come affrontare la sfida alle urne (è già stato a Roma dieci giorni fa). Tra i suoi consigli: attaccare i punti deboli degli sfidanti, parlare di cambiamento e sfruttare i social network (Molinari, Sta)
Netanyahu Forte calo per la destra in Israele. Gli exitpoll di tre reti televisive dicono che Benjamin Netanyahu, vincendo per un soffio le elezioni legislative alla guida della lista Likud-Beitenu, alla Knesset disporrà di appena 31 seggi su 120. Secondi i centristi di Yair Lapid.
Lapid Il vero vincitore è l’esordiente Yair Lapid, leader centrista di Yesh Atid (C’è un futuro), ex anchorman della tv commerciale Canale 2, ex commentatore del popolare quotidiano Yediot Ahronot, «fotogenico e muscoloso come un uomo-copertina, brizzolato come Richard Gere, disinvolto come Barack Obama di fronte alle platee» (Scuto, Rep.).
Wo ai ni Un sondaggio ha rivelato che i cinesi non si dichiarano amore. Figli, genitori, amici, coniugi, perfino amanti e qualche star, hanno provato a dire ai congiunti «ti amo». La maggioranza dei destinatari, colta di sorpresa, ha ammesso che nessuno prima glielo aveva detto mai e che una frase simile, comunque, non l’ha mai pronunciata. Le risposte più comuni: «Cosa sta succedendo?”», «Ti senti male?», «Ti ho già versato i soldi del mese», «Il medico mi ha detto che è tutto a posto». Un contadino, travolto dal «wo ai ni» telefonico di una figlia che non vedeva da un anno, ha farfugliato: «Sì, ancora sei mesi e il vicino mi presta quanto serve per rifarti le palpebre». Possibile spiegazione del fenomeno: «Vivente Mao, parlare d’amore era bandito come vizio borghese. “I sentimenti – ha detto il ricercatore Ji Yingchun – erano sottomessi agli obbiettivi collettivi: patria, partito, lavoro”. Già prima di Confucio, in Asia, contavano le azioni, non le parole. I cinesi, dalla dinastia Yuan, sono cresciuti con i “Ventiquattro esempi di pietà filiale”. Chi si vendeva come schiavo per pagare il funerale del padre, chi offriva il proprio sangue per salvare la famiglia dalle zanzare, chi annegava nel fiume per recuperare la sposa. Mai, però, una bella dichiarazione. Ed è questo il problema degli eroafasici cinesi contemporanei, travolti dai film di Hollywood, dalle vecchie soap brasiliane, dal pop britannico, dai fumetti giapponesi, dalle leggende italiane e infine da una montagna di “amori”, di “tesori” e di “per sempre” rigurgitati online. Una crisi di identità, l’inferiorità del “non saperlo dire”, con centinaia di milioni di individui che cominciano a sospettare che “l’Occidente è più avanti perché ha il coraggio di dire le cose come stanno, specie se non sono vere”. Altri sostengono che “in Asia l’amore è una cosa diversa, legata al fare”, qualcuno che “l’America ha trasformato in show anche il senso della vita”, mentre i cantonesi emigrati a San Francisco confessano che se proprio devono, biascicano un “I love you”. Nella lingua materna, però, mai» (Visetti, Rep.)
Project Glasses Il miliardario Sergey Brin, fondatore di Google, fotografato domenica sera in un vagone della metropolitana di New York come un qualunque pendolare. Unica differenza: inforcava i Project Glasses, cioè gli occhiali a realtà aumentata (già presentati in conferenza stampa non arriveranno sul mercato, a 1.500 dollari, prima del 2014) che dovrebbero rimpolpare la realtà intorno a noi con tutta una serie di informazioni - temperatura, previsioni, problemi del traffico, rallentamenti sulla linea della metropolitana, appuntamenti, telefonate, navigatore satellitare, posizione degli amici su Facebook ecc. - che oggi sono già disponibili ma che albergano ancora su computer, tablet e smartphone (Sideri, Cds)
(a cura di Roberta Mercuri)