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 2013  gennaio 22 Martedì calendario

Obama giura per la seconda volta: «Finite le guerre, ora sviluppo»

• Ieri a Washington, al Campidoglio, davanti a circa seicentomila persone, Barack Obama ha prestato giuramento per il suo secondo mandato da presidente degli Stati Uniti. Ha giurato su due bibbie una sopra l’altra, quella di Abramo Lincoln e quella di Martin Luther King. Gli argomenti principali del suo discorso: il welfare che non si tocca, l’impegno per gli immigrati, per i diritti della comunità gay, per la sicurezza dei cittadini, che vanno protetti con le armi dello Stato e con l’impegno per la legalità; la fine di guerre interminabili, l’uso delle risorse fin qui destinate al Pentagono per rivitalizzare l’economia; la necessità di un’azione decisa a tutela dell’ambiente. [Gaggi, Cds]

• Il commento di Gaggi (Cds) sul giuramento di ieri: «È un Obama che ha sostituito i grandi progetti per il futuro, le promesse di cambiamento radicale, con l’impegno a difendere le conquiste di libertà e benessere. Che, pur consapevole dei gravi problemi di bilancio, rifiuta di tagliare drasticamente la spesa sociale, convinto che il welfare sia essenziale per ridare fiato al ceto medio, per garantire la dignità e la libertà dei cittadini: non un sistema di protezione dei parassiti (polemica postuma con Mitt Romney) ma il sistema di garanzie che consente a chi lavora di prendersi quei rischi che fanno grande l’economia americana».

• Michelle Obama, frangetta, cappottino blu dello stilista americano Thom Browne e guanti viola. [Gaggi, Cds] Gli abiti di Malia e Sasha sono di JCrew. [Aquaro, Rep]

• Sul palco anche il poeta Richard Blanco, nato in Spagna da esuli cubani, cittadino americano e gay. L’inno è stato cantato da Beyoncé. [Aquaro, Rep]

• Ad assistere gli ex presidenti Bill Clinton e Jimmy Carter. Assente George Bush. [Aquaro, Rep]