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 2013  gennaio 22 Martedì calendario

Cosentino escluso dalle liste. Il giallo delle firme sparite

• Dopo quasi tre giorni di vertici e discussioni, il Pdl ha deciso che Nicola Cosentino non sarà ricandidato. Ieri però è stato una giornata tragica, con liti, urla, minacce, fino alla fuga del deputato, nelle prime ore del pomeriggio, con tutta la documentazione dei candidati campani da presentare entro le 20 presso l’ufficio elettorale della Corte d’Appello di Napoli. Il Pdl ha diramato una nota ufficiale per assicurare che le firme erano nelle mani del commissario Nitto Palma, intanto però aveva riconvocato tutti i candidati per firmare di nuovo. L’annuncio dell’esclusione di Cosentino è arrivato alle 20. Luigi Cesaro, suo fedelissimo, ha poi dichiarato: «È Nicola che ha rinunciato». [Di Caro, Cds]

• Racconta la Di Caro sul Cds che ci sono state le grida: «Mi avete imbrogliato! Dovevate avere il coraggio di dirmelo prima che volevate farmi fuori, dovevate essere uomini!». E le minacce: «Io vi faccio saltare tutto, vi rivolto la Campania, non finisce qui, ve ne accorgerete!». E le accuse: «È stato Berlusconi, è tutta sua la colpa, lui pensa solo al suo interesse». E alla fine, la disperazione: «Io me ne vado in galera e non ho fatto niente, lo sapete che sono innocente, che è un complotto. Tutti a riempirsi la bocca con il garantismo per anni e io lì a portare i voti: bravi, eccolo il vostro garantismo...».

• La telefonata intorno alle 15 tra Nicola Cosentino, a Caserta, e Denis Verdini e Francesco Nitto Palma, in auto sull’autostrada Roma-Napoli, per andare a recuperare le liste campane con le firme dei candidati: «Nicola, sono Nitto Palma… porca miseria, sei impazzito?». «Mi avete fottuto, mi avete…». «Nicola, ascoltami bene: io e Denis stiamo venendo a Caserta…». «È tutta colpa di Berlusconi! Ma io adesso… mannaggia a me… faccio un macello…». «No, tu adesso fai il bravo, e ti calmi: tra un’ora siamo lì e ci consegni le liste della Campania, d’accordo?». «Mi volete vedere in galera, eh? Mi fate tutti schifooo!». «Aspetta, Nicola… ti passo Denis…». (Verdini con voce bassa, cavernosa, la voce che fa quando è molto arrabbiato). «Non mi piace il tuo comportamento. Non mi piace proprio». [Roncone, Cds]

• Secondo i sondaggi che aveva in mano Berlusconi (realizzati da Alessandra Ghisleri di Euromedia Research) il Pdl avrebbe perso almeno due punti se avesse candidato Cosentino, Dell’Utri, Papa e Scajola. [Martirano, Cds]

• La Ghisleri ieri ha negato di aver mai fornito quei dati a Berlusconi: «In realtà i sondaggi non c’entrano niente nella composizione delle liste, anche se è vero che chiunque faccia rilevazioni sa una cosa. E cioè che l’80% degli intervistati chiede che i suoi rappresentanti politici siano persone per bene, sappiano rappresentare gli interessi degli elettori, abbiano quindi un contatto diretto con la realtà». [Martirano, Cds]

• «Bene il Pdl su Cosentino e liste pulite. Ci voleva. Sinistra colpita e affondata» (il commento di Roberto Maroni su Twitter). [Bei, Rep]

• Polito (Cds) sul caso Cosentino: «Il trauma nel Pdl è grande, perché escludere un imputato è più difficile in un partito il cui leader è a sua volta imputato in tre processi e vive in una condizione di guerra perenne con la magistratura. E perché è difficile per tutti, non solo per dei garantisti, prendere una decisione che tra qualche settimana aprirà le porte del carcere preventivo all’ex deputato Cosentino, accusato di essere un “colletto bianco” della camorra (del resto un anno fa l’ex ministro dell’Interno Maroni, oggi principale alleato di Berlusconi, votò ostentatamente a Montecitorio per il suo arresto)».