Rassegna, 21 gennaio 2013
Nel Pdl scoppia il caso Cosentino
• In queste ore nel Pdl il problema principale è la candidatura di Nicola Cosentino. I vertici del partito ieri si sono riuniti a Palazzo Grazioli per cercare una soluzione. Angelino Alfano e Silvio Berlusconi vorrebbero che Cosentino non si ripresentasse, in quanto inquisito e quindi impresentabile. A difenderlo soprattutto Denis Verdini, che ricorda come porti trentamila voti sicuri e il controllo quasi militare di tessere e consenso del Pdl in Campania. In tv, da Maria Latella su Sky, il Cavaliere ha chiesto chiaramente all’ex coordinatore campano del partito di fare «un passo indietro, un atto di generosità». Lui non sembra minimamente disponibile a venirgli incontro. Anzi, avrebbe minacciato di far cadere la giunta campana. [Di Caro, Cds]
• Nicola Cosentino, detto Nick o’ mericano. [Roncone, Cds]
• Imparentato con il boss Giuseppe Russo detto Peppe o’ Padrino, è imputato in due processi per «concorso in associazione camorristica, corruzione e reimpiego di capitali illeciti aggravati dalla finalità mafiosa» e, per questo, destinatario di due richieste di arresto non autorizzate dall’assemblea di Montecitorio. Perciò se non dovesse essere rieletto, finirebbe molto probabilmente in galera. [Roncone, Cds]
• I Cosentinos, ovvero Papa, Milanese, Laboccetta, Cesaro. [Roncone, Cds]