ItaliaOggi, venerdì 16 gennaio 2009, 18 gennaio 2013
Tags : Fabrizio Corona
Il fallimento della Corona’s
ItaliaOggi, venerdì 16 gennaio 2009
Corona’s, un marchio che ebbe il suo momento magico quando Fabrizio Corona, agli arresti domiciliari, gettò ai fans, dal balcone della propria casa milanese, mutande e magliette griffate col nome dell’agenzia fotografica. Ora la società Corona’s è stata dichiarata fallita dal tribunale di Milano (con provvedimento del 4 dicembre scorso e iscrizione della procedura dell’11 dicembre), su istanza di Mondadori pubblicità, la concessionaria di Segrate che lamentava il mancato pagamento di una fattura da 45 mila euro.
Insomma, Corona folleggia nei cieli, con aerei privati che volano tra le Maldive e Parigi per corteggiare la bella Belen e portarla al Ritz di Place Vendome, e poi lascia fallire il suo brand, la Corona’s che, prima di Vallettopoli, era una delle agenzie fotografiche e di spettacolo più attive sulla piazza italiana. Va anche detto che, ufficialmente, Fabrizio Corona deteneva solo una piccolissima quota della Corona’s, il cui capitale era quasi interamente controllato dalla Unione fiduciaria spa. Già il 13 marzo 2007, tuttavia, sull’onda delle indagini del pm Henry John Woodcock, era stato emesso un decreto di sequestro della Corona’s dal tribunale di Potenza. Adesso c’è il fallimento, e il curatore Fabrizio Pellegrini sta preparando la relazione per la procura di Milano in riferimento a eventuali risvolti di natura penale.
Anche la Lm management, società di Lele Mora per anni sodale di Corona, è sull’orlo del baratro: deve far fronte a una richiesta di fallimento per oltre 10 milioni di euro presentata da Equitalia di Bergamo in rapporto alla mancata riscossione di imposte. L’udienza, in questo caso, è fissata in tribunale a Milano il prossimo 21 gennaio.
Fabrizio Corona, comunque, non resta con le mani in mano: lo scorso 4 dicembre ha rilevato il 99% della Fc Holding dalla Michelangelo art service sa (società svizzera); a fine novembre ha costituito la Toy Boy srl, di cui controlla il 100% ed è attiva nell’abbigliamento; dall’ottobre 2007 controlla, infine, la Fenice srl, società che opera nel mondo dello spettacolo.
Corona’s, un marchio che ebbe il suo momento magico quando Fabrizio Corona, agli arresti domiciliari, gettò ai fans, dal balcone della propria casa milanese, mutande e magliette griffate col nome dell’agenzia fotografica. Ora la società Corona’s è stata dichiarata fallita dal tribunale di Milano (con provvedimento del 4 dicembre scorso e iscrizione della procedura dell’11 dicembre), su istanza di Mondadori pubblicità, la concessionaria di Segrate che lamentava il mancato pagamento di una fattura da 45 mila euro.
Insomma, Corona folleggia nei cieli, con aerei privati che volano tra le Maldive e Parigi per corteggiare la bella Belen e portarla al Ritz di Place Vendome, e poi lascia fallire il suo brand, la Corona’s che, prima di Vallettopoli, era una delle agenzie fotografiche e di spettacolo più attive sulla piazza italiana. Va anche detto che, ufficialmente, Fabrizio Corona deteneva solo una piccolissima quota della Corona’s, il cui capitale era quasi interamente controllato dalla Unione fiduciaria spa. Già il 13 marzo 2007, tuttavia, sull’onda delle indagini del pm Henry John Woodcock, era stato emesso un decreto di sequestro della Corona’s dal tribunale di Potenza. Adesso c’è il fallimento, e il curatore Fabrizio Pellegrini sta preparando la relazione per la procura di Milano in riferimento a eventuali risvolti di natura penale.
Anche la Lm management, società di Lele Mora per anni sodale di Corona, è sull’orlo del baratro: deve far fronte a una richiesta di fallimento per oltre 10 milioni di euro presentata da Equitalia di Bergamo in rapporto alla mancata riscossione di imposte. L’udienza, in questo caso, è fissata in tribunale a Milano il prossimo 21 gennaio.
Fabrizio Corona, comunque, non resta con le mani in mano: lo scorso 4 dicembre ha rilevato il 99% della Fc Holding dalla Michelangelo art service sa (società svizzera); a fine novembre ha costituito la Toy Boy srl, di cui controlla il 100% ed è attiva nell’abbigliamento; dall’ottobre 2007 controlla, infine, la Fenice srl, società che opera nel mondo dello spettacolo.
Claudio Plazzotta