Novella 2000, giovedì 7 gennaio 2010, 18 gennaio 2013
Tags : Fabrizio Corona
Vallettopoli: Corona condannato a 3 anni e 8 mesi
Novella 2000, giovedì 7 gennaio 2010
«Me ne vado, mi vergogno di essere italiano». Ecco una delle ultime sparate di Fabrizio Corona dopo che il tribunale di Milano, nell’ambito dell’inchiesta Vallettopoli, l’ha condannato a tre anni e otto mesi di carcere.
La sentenza per le foto e i ricatti ad alcuni vip (tra cui il calciatore Francesco Coco, il motociclista Marco Melandri e l’ex bomber dell’Inter Adriano) si somma ai 18 mesi patteggiati per il denaro falso spacciato in autostrada a Orvieto, ai quattro abbreviati per una pistola e banconote false a Milano e ad altri due per una resistenza a pubblico ufficiale. Nei prossimi giorni, inoltre, inizierà il processo per la corruzione dell’agente di polizia penitenziaria dal quale Corona - arrestato il 12 marzo 2007 con le accuse di estorsione, spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione - ricevette per 4 mila euro una fotocamera a San Vittore. E presto si chiuderà l’inchiesta per la bancarotta della Corona’s. Come se non bastasse, l’ex moglie Nina Moric (da cui sarà ufficialmente divorziato nel giugno 2010) non perde occasione per attaccarlo. Insomma per il paparazzo, a parte la storia d’amore con la showgirl Belen Rodriguez, che comunque dopo la condanna ha gelato i suoi sogni di nozze («Se lo sposassi ora sarei proprio una cretina») è un periodaccio. E lui ha i nervi a fior di pelle. Tanto che, invitato a Matrix, a un certo punto ha dato un pugno contro la scenografia, fratturandosi una mano. Ancora non s’è capito se finirà di nuovo in carcere oppure no: lo sapremo solo quando tutti i procedimenti ancora aperti a suo carico saranno chiusi. Una cosa è certa: lo scorso ottobre, ad Annozero, ha promesso: «Se mi condannano scappo». In attesa dei prossimi colpi di scena, ripercorriamo, in pillole, la vita del «re di Vallettopoli» (come si definisce lui).
«Me ne vado, mi vergogno di essere italiano». Ecco una delle ultime sparate di Fabrizio Corona dopo che il tribunale di Milano, nell’ambito dell’inchiesta Vallettopoli, l’ha condannato a tre anni e otto mesi di carcere.
La sentenza per le foto e i ricatti ad alcuni vip (tra cui il calciatore Francesco Coco, il motociclista Marco Melandri e l’ex bomber dell’Inter Adriano) si somma ai 18 mesi patteggiati per il denaro falso spacciato in autostrada a Orvieto, ai quattro abbreviati per una pistola e banconote false a Milano e ad altri due per una resistenza a pubblico ufficiale. Nei prossimi giorni, inoltre, inizierà il processo per la corruzione dell’agente di polizia penitenziaria dal quale Corona - arrestato il 12 marzo 2007 con le accuse di estorsione, spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione - ricevette per 4 mila euro una fotocamera a San Vittore. E presto si chiuderà l’inchiesta per la bancarotta della Corona’s. Come se non bastasse, l’ex moglie Nina Moric (da cui sarà ufficialmente divorziato nel giugno 2010) non perde occasione per attaccarlo. Insomma per il paparazzo, a parte la storia d’amore con la showgirl Belen Rodriguez, che comunque dopo la condanna ha gelato i suoi sogni di nozze («Se lo sposassi ora sarei proprio una cretina») è un periodaccio. E lui ha i nervi a fior di pelle. Tanto che, invitato a Matrix, a un certo punto ha dato un pugno contro la scenografia, fratturandosi una mano. Ancora non s’è capito se finirà di nuovo in carcere oppure no: lo sapremo solo quando tutti i procedimenti ancora aperti a suo carico saranno chiusi. Una cosa è certa: lo scorso ottobre, ad Annozero, ha promesso: «Se mi condannano scappo». In attesa dei prossimi colpi di scena, ripercorriamo, in pillole, la vita del «re di Vallettopoli» (come si definisce lui).
Roberta Mercuri