Rassegna, 16 gennaio 2013
Aleppo, strage all’università, scambio di accuse
• Il campus universitario di Aleppo ieri è stato dilaniato da diverse esplosioni. Il bilancio varia a seconda delle fonti, ma è comunque gravissimo: almeno 80 morti, oltre a decine di feriti. Difficile stabilire i responsabili. I gruppi dell’opposizione armata accusano il regime. E in alcuni video velocemente diffusi nel pomeriggio via Internet mostrano decine di studenti in fuga dall’area devastata mentre gridano di essere stati colpiti «dall’aviazione del regime criminale, che non esita a distruggere università, moschee e chiese». Ma non è affatto da escludere che l’attentato possa essere stato perpetrato dai gruppi di fondamentalisti islamici, che sempre più numerosi si sono uniti alla guerriglia popolare siriana. Il campus universitario si trova nei quartieri ancora controllati dalle truppe lealiste. [Cremonesi, Cds]
• Cremonesi sul Cds fa il punto della situazione in Siria: «Dopo le avanzate della primavera-autunno, le brigate ribelli sembrano ora parzialmente bloccate dalla massiccia offensiva lanciata delle forze lealiste nelle ultime settimane. L’aviazione di Assad resta padrona dei cieli e bombarda a piacimento. Le Nazioni Unite segnalano che il numero dei morti, in grande maggioranza civili, supera ormai di gran lunga i 60.000, accompagnato dall’ingigantirsi delle ondate di profughi interni e verso i Paesi confinanti».