Rassegna, 14 gennaio 2013
Mali, raid e bombe francesi su Gao
• Terzo giorno dell’offensiva militare francese in Mali, detta operazione Serval. I caccia hanno bombardato Gao, che con Timbuctu e Kidal è una delle roccaforti dei jiahdisti. I Rafale che partono dalle basi in Francia possono arrivare sul teatro di guerra senza fare scalo grazie all’uso dello spazio aereo concesso dall’Algeria. Spiega Montefiori sul Cds: «La decisione del presidente algerino Bouteflika di concedere il sorvolo è importante dal punto di vista militare ma anche politico, perché va nella direzione – auspicata da Parigi – di un maggiore coinvolgimento dei Paesi africani. Il presidente Hollande aveva più volte ripetuto, nelle settimane scorse, che spettava ai Paesi dell’Africa il compito di formare la forza internazionale per combattere contro gli islamisti, ma quando questi si sono spinti a minacciare il Sud e la capitale Bamako, Parigi ha deciso di prendere subito l’iniziativa».
• A Timbuctù, dove da nove mesi regna il terrore con fustigazioni e amputazioni in piazza, alcuni testimoni segnalano che gli islamisti sembrano presi dal panico e si sono rifugiati nel deserto. A terra, per ora, combatte solo l’esercito del Mali. [Mattioli, Sta]
• I Paesi della Cédéao, la Comunità economica degli Stati dell’Africa dell’Ovest, iniziano a inviare i loro contingenti. Il generale nigeriano che li comanderà, Shehu Abdulkadir, è già in Mali. La Nigeria fornirà 600 uomini, il Niger, il Burkina Faso, il Togo e il Senegal 500 ciascuno e 300 il Benin. [Mattioli, Sta]