Rassegna, 10 gennaio 2013
Tasse più alte, crolla il potere d’acquisto
• Arriva dall’Istat la notizia che nel 2012 il potere d’acquisto degli italiani è crollato, le tasse invece sono cresciute. Dopo i primi nove mesi del 2012, le famiglie risultano impoverite del 4,4 per cento rispetto al 2011. Pure i consumi sono andati male, meno 2,2 per cento. La pressione del Fisco ha registrato un bel balzo all’insù: dal 43,2 per cento del Pil (gennaio-settembre 2011) è schizzata al 44,8. L’Erario ha incassato alla grande, spiega l’Istat, soprattutto per merito dell’Imu. Cosicché i conti pubblici vanno meglio, il deficit nei primi 9 mesi è stato di mezzo punto più lieve (3,7 anziché 4,2). A furia di manovre, lo Stato italiano ha scongiurato il rischio fallimento, l’Europa può stare tranquilla; ma le famiglie e le imprese se la passano male. [Magri, Sta]