Rassegna, 9 gennaio 2013
A Montecitorio tra gli incerti
• De Marchis di Rep è andato a farsi un giro a Montecitorio e ha scoperto che, nonostante il Parlamento sia sciolto, è pieno di Parlamentari. «Il ristorante è strapieno, come se si dovesse votare la fiducia al governo. Invece i monitor sono spenti, l’aula chiusa, il cicalino elettronico che squilla in continuazione durante le sedute, tace. “Siamo qui per monitorare le candidature”, ammette Piero Martino, deputato Pd che aspetta notizie sul suo destino parlando con altri colleghi, i fedelissimi di Dario Franceschini. Alla ricerca del seggio perduto o in bilico, questo è il tema. In questa fase Montecitorio è un limbo, nel quale tutti sono sospesi. I deputati uscenti passeggiano nervosi, simulando una calma che è muta speranza. O disperazione. Una guerra in corso c’è: quella dell’incertezza, del dentro o fuori. La guerra del posto».