Rassegna, 8 gennaio 2013
Accordo Pdl-Lega, scontro sul candidato premier
• Di prima mattina Silvio Berlusconi ha annunciato in radio, a Rtl, l’accordo con la Lega: «Ho firmato io e per la Lega Nord Roberto Maroni che sarà candidato in Lombardia. Io sarò il leader moderati. Premier sarà da decidere ove vincessimo».Il Cavaliere ha poi indicato Alfano come premier in caso di vittoria, ritagliandosi il ruolo di ministro dell’Economia «che in Italia conta più di tutti». Maroni in conferenza stampa a via Bellerio ha allargato le braccia, ha sorriso di fronte a questa ipotesi e ha indicato invece Tremonti, ormai odiato nel Pdl. Berlusconi ha anche sottoscritto la proposta leghista di istituire una macroregione del Nord che tratterrà il 65% delle tasse pagate. [La Mattina, Sta]
• Sull’accordo Pdl-Lega scrive La Mattina (Sta): «Tutte le previsioni escludono l’ipotesi di una vittoria e allora l’obiettivo vero è conquistare il premio di maggioranza in Lombardia e in Veneto, centrare lo stesso obiettivo in Sicilia con l’alleanza Pdl-Grande Sud, in modo da eleggere quanti più senatori possibile. Il Pd avrebbe la maggioranza alla Camera, non al Senato dove a dirigere le danze non sarebbe Monti che Berlusconi attacca con sempre maggiore virulenza. “Ci siamo fatti tutti ingannare. Era un Monti finto rispetto a quello che avrebbe dovuto essere. Lui rientra nella categoria dei professori, prende uno stipendio a fine mese e guarda l’economia dal buco della serratura”».
• Nel 2010 in Lombardia il Pdl con Roberto Formigoni e la Lega avevano raggiunto il 57% dei voti. «Il centrosinistra non riesce a superare il 32%. A noi basta arrivare al 36», ha detto Maroni ai suoi. [Cerruti, Sta]