Rassegna, 2 gennaio 2013
L’allarme di Napolitano: «È emergenza sociale»
• Nel suo ultimo messaggio di Capodanno, Giorgio Napolitano ha lanciato un forte allarme: «Non dobbiamo parlare più di disagio sociale ma, come in altri momenti storici, di una vera e propria questione sociale». Il Capo dello Stato non ha scomunicato la decisione di Monti di scendere in campo, «una libera scelta di iniziativa programmatica e di impegno politico». Non poteva candidarsi direttamente in quanto senatore a vita, ma poteva «patrocinare dopo il governo tecnico una nuova entità politico-elettorale». In lizza, ha sottolineato il presidente della Repubblica, «al pari degli altri schieramenti». E del resto «non c’è nel nostro paese l’elezione diretta del capo del governo». I partiti dopo la pagina nera del Porcellum, che «non hanno saputo o voluto riformare», sono chiamati ad una «prova d’appello» nella scelta dei candidati: «Serve la qualità delle liste. Sono certo che gli elettori ne terranno il massimo conto». [Rosso, Rep]
• Monti ha telefona per complimentarsi con Napolitano per il discorso del 31, lo ha fatto anche Bersani («ci ha indicato la rotta»), e perfino Berlusconi ha dato un giudizio positivo («mi riconosco nelle parole di Napolitano»). Da tutti i partiti apprezzamenti, tranne Lega e Idv. [Rosso, Rep]
• Dodici milioni di italiani hanno seguito in tv il discorso si Napolitano. [Rampino, Sta]