Rassegna, 28 dicembre 2012
Il procuratore Grasso si candida con il Pd
• Pietro Grasso si candida con il Pd e lascia per sempre la magistratura. Entra in politica, annunciato dallo stesso Bersani su Twitter, ma non prende soltanto un’aspettativa per motivi elettorali, che pure ha chiesto (e la ratifica del Csm arriverà con la prima riunione indetta per l’anno nuovo, il 7 gennaio): si dimette, con una decisione «irrevocabile». Oltre alla richiesta di aspettativa il procuratore ha presentato domanda di pensionamento anticipato a partire dalla fine di febbraio. Il prossimo ottobre il suo incarico alla Direzione nazionale antimafia si sarebbe concluso ma Grasso sarebbe potuto rimanere al lavoro ancora fino al 2020. In ogni caso, il procuratore entra nel «listino» di Bersani, sarà tra quelli (il 10% dei candidati pd) che saranno sicuramente eletti e non dovrà affrontare le primarie che il partito ha indetto per scegliere il restante 90% dei candidati. Oggi in una conferenza stampa, insieme al segretario Pd, il magistrato spiegherà la sua scelta. [Iossa, Cds]
• «Io in politica? Mai dire mai, tuttavia non guardo a un’eventuale esperienza politica sotto forma di schieramento con un partito, penserei piuttosto a quella che ho definito una “lista civica nazionale”» (Pietro Grasso un anno fa). [Iossa, Cds]
• Gli ultimi sondaggi danno Pd è sopra quota 33 per cento (alcune rilevazioni lo danno addirittura al 34,5). Tradotte in seggi vuol dire dai 143 ai 150 senatori a palazzo Madama e 287-290 deputati a Montecitorio. Il che significa che il peso di Sel sarà determinante. [Meli, Cds]