Fior da fiore, 21 dicembre 2012
Alitalia di nuovo nei guai • Cosa fanno deputati e senatori • Per Monti applausi dagli operai Fiat di Melfi • Bersani e Berlusconi a proposito del presidente del Consiglio • I marò tornano a casa per Natale • Ripulire i visitatori della Cappella Sistina • Quelli che temono la profezia Maya • Un androide a teatro
Alitalia Livini su Rep scrive che la situazione dell’Alitalia è di nuovo nera. A quattro anni dal salvataggio, ha accumulato 735 milioni di perdite che hanno bruciato due terzi del capitale: di 1,16 miliardi versati dai soci a inizio 2009 (323 messi da Air France, 827 da 20 imprenditori) sono rimasti circa 400 milioni. La compagnia perde 630mila euro al giorno. Sarebbe necessaria una ricapitalizzazione, ma molti soci non intendono farlo considerando che non ci sono rientri sicuri. L’unica in grado di metter mano al portafoglio è Air France, che allora potrebbe portarsi via per poche centinaia di milioni di euro la stessa società per cui nel 2008 aveva offerto 2,4 miliardi. Il 12 gennaio scadrà il vincolo del lock-up: gli azionisti potranno vendere le loro partecipazioni e la questione della compagnia aerea, quindi, tornerà in primo piano. Il piano Fenice, redatto nel 2009, prevedeva utili operativi dal 2011, ora la data è stata spostata al 2014. Da gennaio a settembre, per colpa del prezzo del greggio e della concorrenza di low cost e soprattutto dei treni, l’Alitalia ha perso 173 milioni, 150 in più del 2011. Anche la Milano-Roma, ex gallina dalle uova d’oro del gruppo, viaggia con il 15% di passeggeri in meno rispetto al 2011 e con i piloti costretti a zavorrare la parte anteriore degli aerei per bilanciarli, visto che si vendono solo i posti in coda, meno costosi.
Camera e Senato Fallimento al Senato del decreto liste pulite (incandidabilità e divieto di ricoprire cariche elettive e di governo per i condannati in via definitiva): doveva essere licenziato dal Consiglio dei ministri, però la commissione Bilancio presieduta da Antonio Azzollini (Pdl) non ha fatto pervenire il suo parere sul testo. Alla Camera invece si litiga sul provvedimento che dovrebbe ridurre il numero di firme per la presentazione delle liste elettorali, dati i tempi stretti del voto. Il testo originale, elaborato dal Consiglio dei ministri, prevede un taglio del 50% che diventa del 60% nel caso di gruppi costituiti in almeno uno dei due rami del Parlamento al momento dell’entrata in vigore della legge (ovvero Udc, Fli, Cn e Pt). L’emendamento che ha scatenato la rissa in Aula è stato il cosiddetto «salva La Russa» che esenta dalla raccolta delle sottoscrizioni i gruppi costituiti entro il 20 dicembre (giorno di nascita del movimento Centrodestra nazionale di Ignazio La Russa). La soluzione che metterebbe forse tutti d’accordo è una riduzione del numero delle firme del 75%.
Monti Mario Monti allo stabilimento Fiat di Melfi s’è preso gli applausi di operai, tecnici e impiegati. Soprattutto quando ha detto: «Sarebbe davvero irresponsabile dissipare i sacrifici fatti, e che potrebbero essere prontamente spazzati via se si cedesse a una prospettiva: cercare di ottenere il consenso degli italiani nel breve periodo e farli ripiombare in uno stato leggermente nirvanico e lontano dalla realtà». Fuori dai cancelli proteste Fiat e Cobas (una cinquantina di militanti).
Bersani «Non credo che facciano bene all’Italia formazioni politiche create intorno alle persone» (Bersani).
Berlusconi «Non sarebbe nell’interesse di Monti diventare un piccolo protagonista, da deus ex machina quale si era presentato» (Berlusconi).
Cauzione L’Alta Corte del Kerala ha concesso ai due marò trattenuti in India dal 15 febbraio una licenza per tornare in Italia durante le feste di Natale. Accusati di avere sparato a un peschereccio mentre svolgevano pattugliamento antipirateria e di avere ucciso due pescatori, dovranno rientrare in India entro il 10 gennaio. A garanzia della licenza, l’Italia dovrà versare una cauzione di 60 milioni di rupie, l’equivalente di circa 826 mila euro. La presidente di Grande Sud, la senatrice Adriana Poli Bortone, propone di candidarli alle prossime elezioni: «Una volta eletti, avrebbero il passaporto diplomatico e non potrebbero essere processati in India» (su questo vedi anche il Fatto del Giorno, etichetta verde qui in alto).
Pulizie Entro il 2013 il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, vorrebbe mettere a punto un sistema per ripulire i visitatori della Cappella Sistina: coprire i cento metri prima dell’entrata con un tappeto che pulisca le scarpe, installare bocchette aspiranti ai lati del percorso per risucchiare la polvere degli abiti, abbassare la temperatura per togliere calore e umidità dai corpi (Colonnelli, CdS).
Maya Oggi sarebbe l’ultimo giorno del mondo, secondo il calendario Maya. Si segnalano: scaffali vuoti nei supermercati russi; un grande “fuoco sacro” acceso a Merida (Yucatan); un olandese di nome Pieter Frank van der Meer che trascorrerà qualche ora in una specie di sottomarino a 50 posti costato 13mila euro piazzato in giardino; una certa vivacità nel mercato dei bunker (prezzi a partire da 1.500 euro) in Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Friuli (Sarcina, CdS).
Geminoid F Il regista giapponese Ozira Hirata ha portato a teatro a Parigi un adattamento delle Tre sorelle di Checov utilizzando il robot Geminoid F, che ha l’aspetto di una bella ragazza. Può agire comandata da un tecnico dietro le quinte, con la voce di un’attrice anche lei nascosta, oppure programmata per fare un ruolo che esegue sempre uguale, all’infinito. Un androide costa 10 circa 92mila euro, un robot 28 mila. «E Geminoid F viaggia sempre con un tecnico che, a differenza dell’androide, mangia e dorme» (Putti, Rep).
(a cura di Daria Egidi)