Rassegna, 19 dicembre 2012
Il sorpasso dei matrimoni civili al Nord
• Nel Nord Italia per la prima volta l’Istat segnala il superamento dei matrimoni celebrati con il rito civile su quello religioso (51,2% contro 48,8%). Nel Centro I il sorpasso è stato sfiorato, per uno 0,1%, mentre al Sud nel 2011 circa tre coppie su quattro hanno scelto ancora il rito religioso. [Arachi, Cds]
• Alcuni numeri del Rapporto Istat presentato ieri. In Italia aumenta di poco il tasso di fecondità: 1,42 figli per donna nel 2011 contro 1,41 del 2010. È di 31,3 anni l’età media del parto, come il Liechtenstein e la Svizzera, appena sopra l’Irlanda e il Regno Unito (31,2). [Arachi, Cds]
• L’Istat ha calcolato che un disoccupato su due nel 2011 stava cercando lavoro da più di un anno. Con un paradosso: tra i giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni va meglio a chi non ha la laurea: il tasso di disoccupazione dei laureati sotto i 30 anni è del 16%, contro il 12,6% degli under 30 semplicemente diplomati. Gli under 35 senza un lavoro sono 1,12 milioni. I Neet, cioè i giovani che non fanno nulla, sono aumentati nel 2011, diventando circa 2 milioni 155 mila. Sono di più le femmine (un milione 185 mila) che i maschi (969 mila). Lo stipendio medio mensile di un italiano è di 1.300 euro e la differenza retributiva di genere viene calcolata in 282 euro. [Arachi, Cds]
• La nostra speranza di vita nel 2011 è arrivata a 79,4 anni per gli uomini e 84,5 per le donne. Siamo fra i migliori in Europa dove soltanto la Svezia continua ad avere migliori condizioni di sopravvivenza maschile (79,6 anni), mentre in Francia e in Spagna le donne fanno registrare la vita media più elevata in assoluto (85,3 anni). Sette persone su dieci si dichiarano sane, con una disparità fra uomini e donne (il 75,3% contro il 67,1%). [Arachi, Cds]