Rassegna, 19 dicembre 2012
Assalto Pdl alla legge di Stabilità
• Spiega sul Cds la Calabrò che «la richiesta del Pdl è arrivata dopo un pomeriggio in cui si è capito chiaramente che la macchina parlamentare stava cominciando a rallentare. Innanzitutto al Senato, sulla legge di Stabilità alla cui approvazione Monti ha legato le proprie dimissioni. Anche perché quella che prima era la legge finanziaria, essendo l’ultimo provvedimento rimasto da votare prima dello scioglimento, è diventato una legge-monstre perché il Governo vi ha inserito in Senato i contenuti di quello che sarebbe dovuto essere il decreto Milleproroghe, che da solo ha provocato una valanga di emendamenti dei senatori. I tempi in commissione Bilancio si sono allungati. Il testo, che doveva approdare in Aula lunedì mattina, vi arriverà con 48 ore di ritardo, cioè oggi alle 10 e ne uscirà non prima di giovedì alle 13. A questo punto il termine inizialmente indicato, di venerdì 21, per il varo definitivo della legge di Stabilità da parte della Camera, potrebbe slittare. Anche perché in Aula il capogruppo a Montecitorio, Fabrizio Cicchitto, ha annunciato che il Pdl “sulla Stabilità ha intenzione di prendersi tutto il tempo necessario per esaminare bene il provvedimento”, aggiungendo che anche il decreto sulle liste “non può essere esaminato a Camere sciolte”. È allora che è scoppiata la bagarre. Il capogruppo del Pd Dario Franceschini ha accusato il Pdl di avere un atteggiamento dilatorio, coinvolgendo anche il presidente del Senato Renato Schifani in questa accusa».