Fior da fiore, 17 dicembre 2012
L’Agenda di Monti • Malumore di Napolitano • Naufraghi in cerca di una scialuppa di salvataggio • Previsioni • Fisco ed evasori • Il petrolio in Basilicata • La destra torna al potere in Giappone • La fuga di Depardieu il miserabile • «Il mio prossimo è il Trota»
Monti Secondo il CdS (Galluzzo) Monti starebbe pensando non a una lista sua, ma «ad una sorta di elenco programmatico, un insieme di idee e riforme possibili, da lasciare al Paese e al dibattito della campagna elettorale. Lui ne starebbe fuori, le sue proposte no: e chi volesse sposarle, sottoscriverle, promuoverle, sarebbe libero di farlo […] Niente candidatura, nessuna lista propria, nessuna benedizione esplicita a nessuna lista pro Monti. Lui starebbe fisicamente lontano dalla campagna elettorale […] In sintesi: chi ha voglia di rivedermi a Palazzo Chigi sposi prima le mie idee, poi si vedrà.» (su questo vedi anche Il Fatto del Giorno, etichetta verde qui in alto).
Napolitano Il colloquio con Monti di ieri mattina ha messo Napolitano di cattivo umore (Geremicca Sta).
Naufraghi Brunetta, dopo averlo attaccato a sangue (e fin dal primo giorno), ieri ha tweettato: «Monti è ok, la sua agenda è la nostra». Altri del centro destra liquefatto che sperano di salvare il posto in Parlamento saltando sulla scialuppa che eventualmente Monti starebbe preparando: i casiniani, i finiani, gli ex berlusconiani di Italia Libera (tipo la Isabella Bertolini, già pasionaria del Cav), gli ex destri-destri di Italia Popolare (Alemanno-Cicchitto-Frattini-Lupi-Quagliarello-Sacconi), gli ex governatori senza alcuna possibilità di riconferma Formigoni-Polverini, Francesco Pionati (Popolo e Territorio, già Responsabile), Francesco Nucara (segretario del Pri), Rutelli, Fioroni («è indispensabile lavorare alla costituzione di un soggetto moderato-progressista intorno a Monti») (Rizzo CdS).
Previsioni «“Termometro politico” fotografa una torta dell’emiciclo di Montecitorio così suddiviso: il Pd, media di consensi previsti 32,7%, prenderebbe 283 seggi, Sel con meno del 6% ne avrebbe 48; nel complesso, con altre formazioni minori, il centrosinistra arriverebbe ai fatidici 346 seggi grazie al premio di maggioranza del Porcellum. In mezzo siederebbero i grillini, una truppa al suo esordio ma piuttosto considerevole, quotata intorno al 17%, voti che si tradurrebbero in un esercito di 92 deputati; accanto a loro i 50 del Terzo Polo, cioè liste di Centro intese come Udc, Fli e montiani, quotate ancora sotto il 10% in mancanza di un chiaro pronunciamento di Monti. A destra, il Pdl che se mantenesse il 15% dei consensi delle ultime settimane, avrebbe 88 deputati, ma insieme alle formazioni minori di destra salirebbe a 106. E la Lega con il suo 6% stabile arriverebbe ad averne 33» (Bertini Sta).
Fisco Il Fisco nel 2012 ha individuato 7.500 evasori totali e una ricchezza sottratta allo Stato di 41 miliardi. Ma nelle casse pubbliche sono effettivamente entrati 900 milioni, nonostante le diecimila persone denunciate per reati tributari, i 410 mila controlli su esercizi commerciali (un evasore su tre), il sigillo a due miliardi e 300 milioni di beni, i 150 arresti (Sarzanini CdS).
Petrolio Le amministrazioni di Puglia, Basilicata e Calabria si oppongono ai sondaggi nel mar Ionio della Shell e della Appenine Energy, benché si sappia che saranno compiuti mediante getti d’aria e senza minimamente alterare l’ambiente. Ma c’è il pericolo che il petrolio ci sia, che arrivino le piattaforme, che un giorno si verifichi un incidente simile a quello nel Golfo del Messico. Al centro del problema il paese di Policoro, 15 mila abitanti in provincia di Matera. Stamattina manifestazione capeggiata dal parroco Antonio Mauri. L’Eni vuole comunque aumentare le estrazioni in terraferma (Val d’Agri), da 100 mila a 130 mila barili al giorno. Dal 2016 cominceranno a trivellare, nel campo di Tempa Rossa, anche i francesi della Total (Griseri Rep).
Giappone «Come politico ho fallito, proprio per questo stavolta darò tutto per il Paese» (dichiarazione del falco di destra Shinzo Abe, liberaldemocratico, vincitore delle elezioni giapponesi e prossimo premier: aveva già governato da primo ministro nel 2006-2007. Lo sconfitto è il sinistro Yoshihiko Noda, democratico: aveva travolto i suoi avversari tre anni fa, ora, rischiando di sparire insieme al suo partito, ha chiesto scusa al popolo).
Depardieu «Depardieu vende il suo hôtel particulier di 1.800 metri quadrati e 20 stanze con piscina nel cuore di Parigi, per trasferirsi in un tetro ex edificio doganale nel nebbioso paesino di Néchin, in Belgio, a un chilometro dal confine con la Francia. Qui mancano le piacevolezze di Saint-Germain-des-Prés ma anche l’imposta sulla fortuna, l’aliquota del 75% sui redditi oltre il milione di euro e la super-tassa sulle plusvalenze». Avendolo il premier Ayrault definito «miserabile», Depardieu gli ha risposto con una lettera sul Journal de Dimanche: «Sono nato nel 1948, ho cominciato a lavorare all’età di 14 anni come tipografo, poi magazziniere infine come artista drammatico. Ho sempre pagato tutte le tasse e le imposte sotto tutti i governi, non sono mai venuto meno ai miei doveri. I film storici ai quali ho partecipato testimoniano del mio amore per la Francia e la sua storia». L’attore ricorda di aver versato al fisco, in 45 anni di lavoro, 145 milioni di euro. Il governo gli ha risposto con sdegno («pagare le tasse è un atto di patriottismo, diserti il campo di battaglia in piena guerra contro la crisi») citando ad esempio il caso dello scrittore Houellebeck, residente da anni in Irlanda e che ha deciso di ritornare proprio adesso e proprio per pagare le tasse al governo di Parigi (Montefiori CdS).
Trota «Il mio prossimo è il Trota. È quella la vera sfida di oggi: il recupero dei babbei. Nella categoria dei gonzi includo anche gli analfabeti laureati. Prima avevamo analfabeti autentici, oggi li abbiamo provvisti di diploma. Si drogano di fiere, di libri, di film, di discussioni, di presentazioni, di commemorazioni, di festival» (Fofi a Simonetta Fiori di Rep).