Rassegna, 14 dicembre 2012
L’addio di Valentino Parlato al manifesto
• Con diciassette righe sulla prima pagina di giovedì, Valentino Parlato ha dato l’addio, polemicamente, al manifesto. «La crisi non è solo di soldi ma anche di soldati e di linea... Mi spiace, un abbraccio», ha scritto. Lo separano dalla direzione di Norma Rangeri (che gli ha risposto a fianco sul quotidiano) valutazioni diverse sulla residua possibilità del quotidiano, ora in regime di liquidazione, di rimanere in vita. Il 17 dicembre scadono i termini per fare offerte. Ci sarà una nuova cooperativa (che non avrà posto per tutti) come auspica la Rangeri o il manifesto chiuderà per poi provare a rinascere. Alla Longo di Rep Parlato spiega: «Io ho vissuto tutta la storia di questo giornale e per quel che posso fare con le mie forze fisiche attuali non abbandonerò certo il mio mondo. La lettera di congedo che ho affidato ai lettori è una lettera di combattimento. (…) Per carità Norma, poveretta, ha lavorato tantissimo. Non è facile far uscire il giornale ogni giorno in queste condizioni. Lei e i suoi collaboratori hanno avuto coraggio e gliene va dato atto. Ma il loro è stato coraggio e lavoro per la pura sopravvivenza che porta dritta alla morte. Il demerito è proprio questo: non essere riusciti a ridiscutere il prodotto. Sia io che Rossana chiediamo che si cambi rotta».