Rassegna, 14 dicembre 2012
Ricchezza: aumentano le disuguaglianza in Italia
• L’ultimo rapporto di Bankitalia fa sapere che nelle mani del 10% degli italiani si concentra il 45,9% della ricchezza totale. La metà più povera del paese ne detiene solo il 9,4%. Altri dati: dal 2007 al 2011 la ricchezza delle famiglie è diminuita del 5,8% in termini reali. Il 2,8% dei nuclei familiari è totalmente in «rosso» («ricchezza netta negativa», nel linguaggio degli economisti). Preoccupanti i numeri sull’erosione della ricchezza: meno 3,4% solo nel periodo 2010-2011. Nel primo semestre di quest’anno, il calo è dello 0,5%. Altro dato, stesso lasso di tempo: la ricchezza pro capite diminuisce dell’1% a prezzi correnti e del 3,7% a prezzi costanti, un livello «simile a quello della fine degli anni Novanta». Oppure: la ricchezza netta complessiva a prezzi correnti scende nel biennio di 63 miliardi di euro. E per finire: la ricchezza netta per famiglia- dati 2011-è di 350 mila euro. Quella totale è pari nella stessa data a 8.619 miliardi. Pro-capite, si tratta di circa 140 mila euro. Le passività finanziarie, ovvero i debiti, sono pari a 900 miliardi di euro, il 9,5% delle attività complessive. [Polidori, Rep]
• Dal rapporto della Banca d’Italia anche qualche dato positivo: gli italiani hanno ricominciato a comprare Bot e Btp: 30 miliardi in più lo scorso anno, lo stesso livello del 2009. Nel confronto internazionale poi, la ricchezza netta delle famiglie è pari a 8 volte il reddito disponibile, contro l’8,2 del Regno Unito, l’8,1 della Francia, il 7,8 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 5,3 degli Usa. [Polidori, Rep]