Rassegna, 14 dicembre 2012
Il Ppe chiede a Monti di candidarsi
• Mario Monti si è presentato a sorpresa all’Accademie Royale di Bruxelles per partecipare alla riunione del Partito popolare europeo, su invito del presidente Wilfried Martens. Silvio Berlusconi era entrato un’ora prima. È andato così in scena una sorta di processo al Cavaliere con tutti i big europei dalla parte di Monti. Unico ad appoggiare Berlusconi il premier ungherese, il nazionalista liberticida Viktor Orban: «Io sono amico di Silvio quindi non lo critico». Al termine della riunione il giudizio è stato unanime. L’olandese Rutte ha detto che «è chiaro che il Ppe supporta Monti e non Berlusconi». Per l’altro grande falco d’Europa, il finlandese Katainen, «tutti apprezziamo il lavoro di Monti». Jean Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo, ha dichiarato che il premier «ha il totale sostegno dei popolari». Secondo alcune fonti la Merkel durante la riunione avrebbe chiesto a Monti di candidarsi. Berlino ha smentito ma non troppo. [D’Argenio, Rep]
• Prima di presentarsi davanti alle telecamere, Berlusconi ha aspettato che tutti i leader fossero in macchina diretti al Consiglio europeo. Sessantacinque minuti chiuso in una sala a pianificare con Bonaiuti e lo staff la difesa da offrire alle telecamere. [Lopapa, Rep] Poi un fiume di parole: «Sfiduciato dal Ppe? No, sono stato coccolatissimo». Ha ammesso di non avere parlato con la Merkel, ma solo «un sorriso a distanza». Sulla sua candidatura ha detto «aspetto di vedere cosa succede», ma è certo che se corresse prenderebbe «gli stessi voti del 2008». [D’Argenio, Rep]
• Racconta La Mattina sulla Sta che «il colpo ad effetto di Berlusconi è stato quando ha chiesto a Monti, davanti a tutti i leader del Ppe, di candidarsi alla premiership. In questo caso lui farebbe il passo indietro e porterebbe il Pdl a sostenere convintamente la campagna elettorale di Monti. Un’alleanza ampia dei moderati, con Monti alla testa, fermerebbe la sinistra e vincerebbe. Quando ampia? Anche la Lega come aveva detto l’altro giorno alla presentazione del libro di Vespa? Ieri il Cavaliere non lo ha ripetuto. Anzi ha precisato che Monti è un punto riferimento per il Pdl, “nonostante questo crei qualche problema con la Lega”».
• Monti in mattinata ha parlato al Bruegel, prestigioso think tank brusselese. Poi un incontro bilaterale con il presidente della Commissione Josè Barroso che ha ricordato l’importanza per tutta Europa di avere «un’Italia forte e stabile». E ha sottolineato che Monti con la sua credibilità e le misure adottate ha fatto abbassare lo spread. [D’Argenio, Rep]