Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  dicembre 14 Venerdì calendario

L’Europa vuole Monti • Previsioni sul voto • Le primarie del Pd • Accordo sulla vigilanza bancaria nella Ue • Trentaquattro miliardi alla Grecia • L’addio di Valentino Parlato al manifesto • Le prime polemiche di Sanremo • Una distrazione ogni tre minuti


Ppe Ieri, a sorpresa e all’ultimo minuto, Mario Monti è stato invitato al vertice del Partito popolare europeo a Bruxelles anche se non ne fa parte. Davanti a quella platea, Berlusconi gli ha chiesto di candidarsi e tutti gli altri leader gli hanno dimostrato sostegno e simpatia, anche se a parole hanno tutti detto «che toccherà agli italiani decidere». Monti non ha parlato del suo futuro politico, ma solo della situazione italiana (su questo vedi anche Il Fatto del Giorno, etichetta verde qui in alto).

Voto Diminuiscono gli indecisi sul voto: (lo dice l’Ipsos) dal 40-42% al 30-35%. Si consolida l’asse Pd-Sel che viaggia sul 35-40% e oltre ma poi potrebbe non avere la maggioranza al Senato; arranca il Pdl che, pur recuperando, raggiunge quota 16-17% puntando forse al 25%; arretra il Movimento 5 Stelle che, già prima dell’espulsione di Federica Salsi e di Francesco Favia, aveva perso altri 3 punti assestandosi a quota 16-17%. Secondo Euromedia Research, gli ex An insieme a Storace valgono il 6-7%. Mannheimer dice, invece, che Monti alla guida del partito di Casini, Fini e Montezemolo vale dal 15 al 20%. Secondo Piepoli «una eventuale discesa in campo del professor Monti toglierebbe prestigio allo stesso Monti. Chi glielo fa fare, dunque? Il presidente del Consiglio già oggi ha il 51% dei consensi tra gli italiani mentre Bersani e Berlusconi si fermano, ciascuno, al 25%. Perché, allora dovrebbe, candidarsi per ottenere 50 deputati?» (Martirano, Cds).

Primarie Nel Pd stanno pensando di aprire a tutti le primarie per scegliere i candidati: basterà dire di essere un elettore dei democratici. Ma allo stesso tempo non si potrà autocandidare chiunque: le liste degli eleggibili verranno stilate dalle segreterie provinciali e regionali, al 90 per cento (e oltre) di provata fede bersaniana. Peraltro non potranno scendere in competizione (a meno che non chiedano una deroga) sindaci, presidenti di provincia e consiglieri regionali. C’è poi una quota di intoccabili, che non verranno sottoposti alle primarie e che quindi entreranno automaticamente in Parlamento: forse i capilista, di sicuro esterni al Partito e un gruppo di parlamentari con competenze a cui Bersani non intende rinunciare. Tutti insieme dovrebbero rappresentare dal 20 al 30% delle candidature (Meli, CdS).

Banche I capi di governo dell’Ue hanno trovato l’accordo sulla vigilanza bancaria: la Bce avrà supervisione diretta solo sulle grandi banche, con assets superiori a trenta miliardi, e sugli istituti che verranno salvati direttamente dal fondo Esm. Le piccole banche, e in particolare le banche regionali tedesche, restano sotto la supervisione delle autorità nazionali. Tuttavia la Bce avrà il diritto, in casi particolari, di avocare a sé il controllo diretto su qualsiasi istituto di credito tra i seimila registrati nella zona euro. In pratica, sul totale di 6mila banche in Europa, ne finiranno sotto la supervisione Bce 150-200 (tra cui 14 italiane, secondo le prime stime).

Grecia Sbloccati prestiti alla Grecia per 34 miliardi di euro. Altri 16 miliardi di euro saranno resi disponibili nei prossimi mesi, una volta che la Grecia avrà dato prova di mantenere gli impegni di riforma che ha preso.

Manifesto Pure Valentino Parlato lascia il manifesto: «Quel che state facendo, sulla nuova cooperativa e sul possibile rilancio del giornale, non mi convince affatto. La crisi non è solo di soldi, ma anche di soldati e di linea. Mi pento di non essermi associato subito alla posizione di Rossanda, cioè separazione».

Esclusi Già polemiche sul Festival di Sanremo: si lamentano Al Bano e Mogol per la loro esclusione (il primo aveva presentato due canzoni, il secondo ne aveva scritta una per Bobby Solo e una per i Tazenda).

Distrazioni Stando alle ricerche, sul posto di lavoro ci si distrae ogni tre minuti: email, twitter, telefono, internet ecc. Per tornare concentrati poi ci vogliono 23 minuti. Comunque non è colpa solo della tecnologia: uno studio del 1989 analizzò le giornate lavorative dei manager e scoprì che mentre questi pubblicizzavano l’etica del lavoro duro, in realtà si distraevano un sacco tra lettura dei giornali, pause caffè, chiacchierate e divagazioni varie (CdS).

(a cura di Daria Egidi)