Rassegna, 12 dicembre 2012
Italia, calano gli stranieri e aumentano gli emigranti
• Il XVIII rapporto sulle migrazioni elaborato dalla Fondazione Ismu ci dice che, causa crisi, l’Italia è diventata meno attraente tanto per gli stranieri quanto per gli stessi italiani. Il primo gennaio del 2012 rispetto a un anno prima il saldo della presenza degli stranieri in Italia è aumentato di 27 mila unità, +0,5%, pochissimo se si pensa che negli anni passati gli incrementi erano a colpi di 500 mila persone. Il declino è iniziato nel 2010 (quando il saldo è crollato a 69 mila persone) e non si è fermato più. Alcuni migranti (70 mila) sono via via divenuti cittadini italiani, uscendo da queste statistiche. Ma in 33 mila l’anno passato sono andati via, in cerca di opportunità che l’Italia non sa più offrire. Gli italiani poi partono sempre più numerosi: nel 2011 il loro numero è aumentato del 9%. In 50 mila sono andati a ingrossare le fila degli italiani all’estero, che al primo gennaio erano 4,2 milioni, considerando solo quelli che hanno mantenuto la cittadinanza tricolore. [Spini, Sta]
• L’Ismu prevede che i residenti stranieri aumenteranno di circa 6 milioni di qui al 2041, la loro incidenza sul totale della popolazione passerà dall’8 al 18%. Mentre gli irregolari calano del 26%, a quota 326 mila, la comunità più numerosa è quella dei rumeni (oltre 1 milione), seguita da quelle marocchina (506 mila) e albanese (491 mila). La densità più elevata è in Emilia Romagna: 10,3 cittadini extra Ue ogni 100 residenti. I minori sono in decisa crescita: passano dal 21,5 al 23,9% sul totale degli extracomunitari residenti. Quelli nati in Italia sono 500 mila, il 60%. Nonostante la crisi, cresce l’occupazione straniera, con 170 mila nuovi posti. Ma sale anche il tasso di disoccupazione, dall’11,6 al 12,1%. [Spini, Sta]