Rassegna, 11 dicembre 2012
Insulti tra Alfano e Dell’Utri: «Disgraziato», «Senza palle»
• Angelino Alfano e Marcello Dell’Utri sono arrivati agli insulti: «Disgraziato», «Non hai le palle». Tutto è iniziato sabato con un’intervista a Repubblica in cui il senatore aveva definito il segretario e mancato candidato premier un «poveretto». La sua segreteria, aveva spiegato, «semplicemente non è mai esistita, non ha rinnovato». Alfano ha risposto ieri dagli studi di Porta a Porta: «Un povero disgraziato per quello che gli sta succedendo e parla a ruota libera facendo credere che le sue parole siano i pensieri di Berlusconi. Si dovrà porre con grande serietà il problema di composizione delle liste, penso occorra riflettere molto bene sulla modalità della loro formazione perché su questo ci sarà il giudizio dell’opinione pubblica». La replica di Dell’Utri dopo pochi minuti via agenzie: «Ho già detto chiaramente quello che penso del segretario, un povero disgraziato l’ho detto io prima di lui e lui mi risponde con le stesse parole? Ho detto meno di quello che penso. Alfano si è già qualificato da sé, i guai del Pdl, purtroppo vengono tutti dalla sua incapacità, dalla sua insipienza. Non ha le palle, non c’entra niente con noi». [Lopapa, Rep]
• Scrive Lopapa su Rep: «È un’insofferenza che parte da lontano, quella tra Angelino e Marcello, storia di due cordate contrapposte, idillio mai nato e finito ora malamente alla corte del Cavaliere. E tutto partito nella comune natia Sicilia. Tanto che se proprio a insulti doveva finire, i due avrebbero preferito – Dell’Utri soprattutto – scambiarseli in dialetto. (…) Cordate diverse, certo. Marcello e il suo pupillo Micciché, da una parte. Angelino e il suo “padrino” Renato Schifani, dall’altra. Berlusconi che – complice Dell’Utri, dicono – chiude l’accordo per candidare l’ex ras del 61-0 alle regionali sicule di ottobre. Alfano che fa saltare l’accordo. E perde».