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 2012  dicembre 11 Martedì calendario

Viminale: al voto il 17 o 24 febbraio

• Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha fatto sapere che gli italiani saranno chiamati alle urne per le politiche il 17-18 o il 24-25 febbraio. E sicuramente si voterà anche per le regionali in Lombardia e Molise. Per il Lazio, invece, la data rimane fissata al 3-4 febbraio. Ma pende un ricorso al Tar del Codacons che chiede l’accorpamento con le politiche. Tuttavia la data per il rinnovo del Parlamento dipende da quando Giorgio Napolitano deciderà di porre fine alla legislatura. «Si parla dell’ultima o della penultima domenica di febbraio – ha detto la Cancellieri – ma la decisione spetta al capo dello Stato, dipenderà da quando scioglierà le Camere». La decisione del presidente della Repubblica, a sua volta, è legata al sì definitivo di Camera e Senato alla legge di Stabilità. Le forze politiche si sono impegnate ad approvare rapidamente il provvedimento e il Pd ha ritirato i suoi emendamenti. Il senatore Paolo Tancredi, uno dei due relatori sul provvedimento, ipotizza il via libera di Palazzo Madama per il 19 dicembre. [Buzzanca, Rep]  

• Fa i calcoli la Buzzanca su Rep: «La legge di Stabilità dovrebbe essere approvata già il 20, in via definitiva, dalla Camera. Con le conseguenti annunciate dimissioni di Mario Monti. Da quel momento Napolitano potrebbe sciogliere le Camere. Secondo la Costituzione le elezioni per il nuovo Parlamento si devono tenere entro 70 giorni dallo scioglimento del precedente. Questo è il limite massimo e collima con elezioni fissate al 24 febbraio. Ma c’è anche un limite minimo fra lo scioglimento e il voto: i 45 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto di scioglimento previsti dal testo unico per le elezioni del 1957. Dunque si potrebbe in teoria votare anche il 3 febbraio. Ma l’ipotesi è del tutto teorica. Più concreta invece potrebbe essere l’ipotesi di un election day con le amministrative di primavera. Ma in questo caso la legge prevede una finestra solo nel periodo 15 aprile-15 giugno. Dunque per arrivare all’election day serve un decreto del governo con l’assenso di tutti i partiti».