Rassegna, 11 dicembre 2012
Monti: «Candidarmi? Non è in questione ora»
• Da Oslo, dove si consegnava il Nobel per la Pace all’Ue, Mario Monti ha risposto alle domande sulla situazione politica italiana, senza mai citare Silvio Berlusconi. Ha detto: «Candidarmi? Non credo che questa questione possa essere presa in considerazione in questo momento. Oggi tutti i miei sforzi sono profusi nel completamento del mio mandato, anche se rimane poco tempo». Poi: «In Italia, e nel resto d’Europa, come è successo in Grecia con l’arrivo di un partito nazifascista, esiste il rischio di derive populistiche. Dobbiamo stare molto attenti e affrontare a viso aperto questi rigurgiti di populismo». Sulle critiche alle scelte economiche del suo governo: «Non occorreva essere professori di economia, bastava avere un minimo di competenze e di buonafede per sapere che i nostri provvedimenti, presi per evitare la crisi, non avrebbero portato nel breve periodo a una crescita e a un aumento dell’occupazione. Questo lo sapevamo, ma c’erano degli impegni presi da chi ci ha preceduto». Sulle prossime elezioni: «Chiunque si proponga di governare, si impegni non ad assecondare gli istinti degli elettori ma a cercare di spiegare loro la visione un po’ più a lungo termine. Anche perché «i cittadini italiani non sono sciocchi, sono adulti, sono maturi». Quanto a sé, «qualunque cosa io faccia nel futuro, non lascerò certo il mio costante impegno che è stato quello di spiegare l’Europa ai cittadini al di fuori di ogni populismo ». E «se qualcuno vorrà negare il fondamento delle cose che abbiamo fatto, mi auguro che ci siano altri che argomenteranno in senso opposto». [Bei, Rep]