Rassegna, 6 dicembre 2012
Avetrana, zio Michele in aula: «Ho ucciso io Sarah»
• Al processo dell’omicidio si Sarah Scazzi, Michele Misseri ha confessato di aver ucciso lui la ragazza, il 26 agosto 2010, ad Avetrana, e ha dichiarato che sua moglie e sua figlia non c’entrano. In aula è andata così: «C’era un pezzo di corda, mentre lei mi dava le spalle l’ho presa e l’ho messa al collo, non so quante volte ho girato... La bambina si è accasciata. Sono rimasto scioccato, non sapevo che fare». L’avvocato Franco Coppi lo ha incalzato: «Signor Misseri, quindi lei può confermare alla Corte che non è stata Sabrina a uccidere Sarah?». «Sì, Sabrina non c’entra niente. Sono stato io». È a questo punto che l’avvocato Armando Amendolito ha interrotto l’udienza: «Signor presidente, signori della Corte, scusatemi. Questa non era la mia strategia di difesa. Mi vedo costretto a rimettere il mandato». E si è sfilato la toga e se n’è andato, visibilmente irritato. Spiegherà più tardi che fino a un quarto d’ora prima di entrare in aula aveva consigliato a Michele di «astenersi da posizioni che lo avrebbero danneggiato più di quanto già lo fosse», che gli aveva ripetuto: «Se ti autoaccusi io ti lascio». [Fasano, Cds]
• Michele Misseri ha ottenuto un avvocato d’ufficio, Luca Latanza. È il quinto legale che lo segue in questo processo. [Fasano, Cds]
• Michele Misseri, al momento libero, scagionato dall’imputazione di omicidio e accusato soltanto di aver fatto sparire il cadavere della ragazzina nel pozzo. Sua figlia Sabrina e sua moglie Cosima sono in prigione perché ritenute responsabili della morte di Sarah. Si dicono da sempre innocenti. [Fasano, Cds]