Rassegna, 4 dicembre 2012
Monti e Hollande: sì alla Tav
• Monti e Hollande si sono incontrati a Lione (il trentesimo vertice Francia-Italia) e hanno annunciato il rilancio della Tav, mentre in piazza un migliaio di manifestanti protestavano e si scontravano con la polizia. I ministri Corrado Passera e Frédéric Cuvillier hanno firmato una dichiarazione comune che conferma l’«interesse strategico» del collegamento ferroviario ad alta velocità tra Lione e Torino. «È un’opera fondamentale per i nostri due Paesi, per il rilancio delle nostre economie, ma anche per tutta l’Unione. C’è in gioco l’idea dell’Europa», ha detto il presidente Hollande, che ha ricordato la ripartizione dei costi: «La Tav è stata già finanziata al 50 per cento dalla Commissione europea per quanto riguarda la fase di studio, e lo sarà al 40% per lo scavo del tunnel». Degli 8 miliardi e mezzo necessari per forare le Alpi, 2,9 saranno pagati dall’Italia, 2,2 dalla Francia e il resto, 3,4, dall’Europa. [Montefiori, Cds]
• La galleria di 57 chilometri è l’opera più significativa e urgente, e consentirà di ridurre della metà (da circa 150 a 70 minuti) il tempo impiegato per percorrere il tratto sotto le Alpi; se a questa si aggiunge l’ammodernamento di tutta la linea da Torino a Lione (235 km) secondo gli standard tecnologici più alti, il costo finale della Torino-Lione arriverà a oltre 25 miliardi di euro. La messa in servizio, a lungo prevista per il 2025, slitta sia pur di poco: l’Eliseo parla del 2028-2029 come data probabile, con un termine vincolante fissato entro il 2030. [Montefiori, Cds]