Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Giorgio Rocca vince la Coppa del Mondo dello slalom speciale: il finlandese Kalle Palander, che avrebbe ancora potuto superarlo nell’ultima prova, domani ad Åre (Svezia), si sfascia un legamento del ginocchio sinistro «entrando» in una porta blu, in una zona in cui la pista presenta una compressione. Rocca prima commenta «Fino a quando non vedrò Kalle al via dello slalom, non ci crederò. E comunque non esulto troppo, sarebbe poco sportivo», poi, quando viene ufficializzato che il rivale è finito sotto i ferri ad Helsinki, dichiara: «Gli manderò una email o gli scriverò una lettera. Basteranno poche parole: “Coraggio, la sfida riprenderà l’anno prossimo”». E poi: «Mai come quest’anno la coppa la sento mia. È meritata, al di là di tutto: ho avuto una sequenza di gare ottime, quindi c’è stato un calo di forma che poteva essere prevedibile». Resta un rimpianto: «Sì, ai Giochi ho dovuto fronteggiare la pressione creata da una parte della stampa. Faccio come Berlusconi che dà la colpa ai giornalisti? No, non è così. A dispetto di quanto ho sentito dire, ho vissuto bene i momenti precedenti le gare del Sestriere. Ma dopo ciascuna mi si chiedeva a tutti i costi un perché. Invece il perché è lo sport: contempla anche la sconfitta, ma tanti di voi non erano preparati a questo. La gente invece sì, non vi ha seguito e mi è stata vicino. Adesso capisco Valentino Rossi quando afferma di non voler venire a correre in Italia con la Ferrari, considerato quello che si è verificato con me...». Il bilancio azzurro, aggiornato, conta 6 coppe assolute: 4 Gustavo Thöni (1971, 1972, 1973, 1975), 1 Piero Gros (1974), 1 Alberto Tomba (1995); 7 coppe di slalom: 4 Alberto Tomba (1988, 1992, 1994, 1995), 2 Gustavo Thöni (1973, 1974), 1 Giorgio Rocca (2006); 9 coppe di gigante: 4 Tomba (1988, 1991, 1992, 1995), 3 Gustavo Thöni (1970, 1971, 1972), 1 Gros (1974), 1 Deborah Compagnoni (1997); 2 coppe di discesa: Isolde Kostner (2001, 2002); 1 coppa di superg Peter Runggaldier (1995). [Flavio Vanetti, Cds 18/3/2006]